Lombardia, 40 indagati. Dalla Minetti al “Trota” le spese folli in conto al Pirellone
Paolo Valentini e Stefano Galli, capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, l’ex consiglieere Renzo Bossi e Nicole Minetti sono indagati nell’inchiesta della procura di Milano in cui viene ipotizzato il reato di peculato e che vede coinvolti complessivamente una quarantina di persone. Gli inquirenti avrebbero accertato, da quanto trapela, un utilizzo illecito dei rimborsi regionali da parte dei gruppi consiliari.
In particolare, da quanto emerge Minetti avrebbe comprato con soldi pubblici destinati all’attività politica, il libro ‘Mignottocrazia‘, oltre ad aver pagato 400 euro per una cena da Giannino o 750 euro per comprare un iPad. Non solo: uno scontrino è relativo a consumazioni per 832 euro al Principe di Savoia, mentre sono decine gli scontrini per altre cene e taxi. Mentre le spese di Renzo Bossi riguardano numerosi acquisti di videogiochi, sigarette e bibite, in particolare ‘Red Bull‘.
E’ comunque lungo l’elenco di spese quotidiane coi soldi del partito sui quali sta indagando la procura coordinata dal pm Alfredo Robledo,. S va al cappuccino e brioche alle pizze d’asporto, ma anche cocktail offerti agli amici, spese per macellerie e agriturismi, senza dimenticare i ristoranti alla moda. C’è chi rientra tra gli ‘over 100 mila euro’, e chi invece ha chiesto di inserire, tra i rimborsi del proprio gruppo politico, spese personali di poche centinaia di euro.
Tra gli indagati, da quanto emerge, c’è anche un consigliere che avrebbe comprato coi rimborsi regionali il pane, mentre l’esponente leghista Cesare Bossetti avrebbe speso, nel 2011, quasi 15 mila euro per comprare dolci in pasticceria e fare colazione con brioche e caffè. Al consigliere del Pdl Angelo Giammario, invece, viene contestato di aver usato per fini personali oltre 27.000 euro di soldi pubblici, in particolare per noleggiare auto e taxi.
Per 22 persone c’è l’invito a comparire degli inquirenti per essere interrogati dai titolari dell’inchiesta. Nicole Minetti verrà interrogata mercoledì prossimo, 19 dicembre. A dare il via alla nuova inchiesta giudiziaria le verifiche sul leghista Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale e sull’ex assessore del Pdl, Franco Nicoli Cristiani.
”Le regole che vigono in Lombardia sono completamente diverse da quelle che vigono in altre regioni. Sono assolutamente molto serie e non è possibile scappare”, ha commentato il governatore Roberto Formigoni. ”Questo caso – prosegue – è diverso dal caso Lazio. I gruppi si sono comportati tutti nella stessa maniera”.
Si difende Romano La Russa, consigliere del Pdl, all’uscita dal Pirellone: “Io non ho utilizzato un centesimo. Mi sembra strano anche per i colleghi e non mi risulta che qualcuno abbia ricevuto avvisi di garanzia”. “Se c’è un consigliere imbecille – prosegue – che è andato a chiedere un rimborso per delle caramelle è ancora piu’ imbecille chi glielo ha dato e farà i conti con tutti noi”.
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