Bersani risponde a Monti: Vedremo se sarà super partes
Immediate le reazioni, tra le quali quella di Pier Luigi Bersani che in un intervista al Tg2 afferma di avere “massimo rispetto per Monti, ma aspettiamo di vedere se sarà sopra lo parti oppure no”. “Lo abbiamo sostenuto in momenti molto difficili. Ora aspettiamo di vedere se si collocherà al di sopra o piuttosto con una parte. Questo andrà chiarito”, ha detto il leader del Partito democratico aggiungendo che nell’Agenda Monti non ha “visto niente di sorprendente, ci sono alcune cose condivisibili, altre un po’ meno, altre su cui si può discutere”. “La nostra agenda, ha continuato contempla anche “più lavoro, più equità e più diritti”.
Quindi, rispondendo ad una domanda sui rapporti con il centro ed in particolare l’Udc di Pier Ferdinando Casini, ha sottolineato che il Pd e “di gran lunga il più grande partito del paese, riformista e aperto. Siamo alternativi a Berlusconi, alla Lega e ai populismi, ed aperti a dialogare con tutti coloro che sono contrari al berlusconismo di ritorno”, ma senza ambiguità nè “complicazioni”.
Più ostile la reazione del segretario del Pdl Angelino Alfano che sul proprio profilo Facebook ha scritto: “Agenda Monti, un’agenda, tre certezze: Imu, patrimoniale, più Iva. Verificare per credere”. Mentre per Fabrizio Cicchitto, con la “salita” in politica di Monti “ci troviamo già oggi di fronte ad un vulnus politico e istituzionale e ad una forzatura che diventerebbe lacerante qualora Monti sviluppasse una campagna elettorale alla guida di uno schieramento centrista – ovviamente contro il Pdl – e la facesse utilizzando la carica di Presidente del Consiglio alla quale è stato nominato proprio con il concorso dello stesso Pdl“.
Le parole del presidente del Consiglio uscente sono state pubblicate sul social network nella tarda serata del 25 dicembre dopo una giornata di telefonate natalizie alle alte cariche dello Stato e ai leader dei partiti. In particolare al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla moglie Clio e ai loro familiari il professore ha fatto “i più fervidi auguri, unitamente alla profonda riconoscenza per l’alta guida morale e istituzionale che il presidente ha esercitato anche quest’anno nei confronti dell’intera comunità nazionale e del governo”. Poi le altre chiamate di auguri a Gianfranco Fini, presidente della Camera, Renato Schifani, presidente del Senato, e a Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani.
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