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Brindisi, iniziato il processo a Vantaggiato. Nell’attentato alla scuola morì Melissa Bassi

E’ iniziato davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Brindisi il processo per l’attentato all’istituto ‘Morvillo-Falcone’ in cui lo scorso 19 maggio morì la studentessa 16enne Melissa Bassi e altre nove rimasero ferite. In aula sono presenti sia i genitori della vittima, Massimo e Rita Bassi, che l’imputato reo confesso Giovanni Vantaggiato.
L’imprenditore 68enne di Copertino, che venne individuato e arrestato qualche settimana dopo l’attentato, è apparso molto dimagrito e in condizioni fisiche precarie. Dopo la richiesta presentata dai suoi legali, il presidente della Corte, Domenico Cucchiara, ha reso noto che non verranno consentite le riprese fotografiche e filmate dell’imputato. Le altre parti, invece, avevano dato il proprio assenso.
Gli studenti della scuola frequentata dalla vittima, che si trova proprio nei pressi del Tribunale, si sono affacciati al balcone dell’edificio scolastico e hanno urlato ad alta voce reclamando giustizia.
L’imputato è accusato di strage, aggravata dalle finalità terroristiche. Per questo motivo l’accusa viene sostenuta in Aula dal procuratore capo della Dda di Lecce.
Vantaggiato, commerciante del settore carburanti, deve rispondere nel processo anche di un precedente attentato, risalente al febbraio del 2008 avvenuto a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, nel quale rimase gravemente ferito un imprenditore agricolo che si e’ costituito parte civile.
L’uomo è accusato anche di detenzione ed esplosione di ordigno micidiale. La Procura ipotizza anche il concorso con persone che tuttavia sono rimaste ignote. Sono circa 70 le persone che l’accusa chiamerà a testimoniare. L’uomo preparò l’ordigno in modo artigianale caricandolo con nitrato di ammonio.