Botti illegali, sequestri in tutta Italia. Il Codacons: Bisogna evitarli ovunque
“Chiediamo il divieto di esplodere botti e fuochi d’artificio nella notte di domani in tutti gli 8.000 comuni italiani, al fine di tutelare la salute umana, quella degli animali e l’ambiente”. Con queste parole il Codacons ha presentato oggi ”una diffida al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e a 103 Prefetti di tutta Italia in cui si chiede di emettere una ordinanza urgente e immediatamente esecutiva finalizzata a vietare i botti di Capodanno già da domani” perché “in occasione della notte di San Silvestro si registrano vittime e migliaia di feriti e i valori di Pm10 nell’aria schizzano alle stelle proprio a causa dei botti di Capodanno”. Sarà un Capodanno senza botti sotto la Madonnina. A stabilirlo è stata l’ordinanza antismog firmata, lo scorso 18 ottobre, dal sindaco Giuliano Pisapia che prevede anche il divieto di uso e di accensione di fuochi d’artificio, giochi pirici e pirotecnici, petardi e fumogeni che spaventano gli animali da compagnia. Per lo stesso motivo dall’assessore alle Politiche del Territorio, Elisabetta Meucci arriva un appello ai fiorentini. “Chiediamo a tutti di non esplodere botti e petardi” per salvaguardare gli animali da compagnia. “Per l’ultimo dell’anno pensiamo anche a loro: è una questione di civiltà”.
Botti vietati anche a Palermo e a Venezia. Il sindaco del capoluogo siciliano, Diego Cammarata, ha firmato oggi l’ordinanza con cui si vieta di utilizzare in città, nei luoghi pubblici, i fuochi pirotecnici anche se in libera vendita, nel corso della notte tra il 31 dicembre ed il primo gennaio a partire dalle 20 e fino alle 7 del giorno successivo. Nella città lagunare gli unici fuochi d’artificio saranno dunque quelli dello spettacolo pirotecnico previsto alle ore 00:15 circa in Bacino San Marco.
Niente ordinanza invece nella Capitale. “Le cose più pericolose – ha detto il sindaco Alemanno – avvengono in una chiave abusivista e quindi sarebbe inutile un’ordinanza. Sul versante della sicurezza personale non servirebbe e sul versante della vita cittadina crediamo che sia un piacere che non può essere sottratto ai romani”. Anche il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, non ha vietato i botti a Capodanno, ma ha auspicato un uso consapevole dei giochi pirici. Invito ”tutti i concittadini a festeggiare l’inizio del nuovo anno, di farlo ispirandosi a norme di corretto comportamento e di civiltà, innanzitutto utilizzando solo giochi legali”. La speranza del sindaco è ”che la cittadinanza accolga questo mio invito, dimostrando ancora una volta come la nostra città non abbia bisogno di un regime repressivo, ma che sia sufficiente appellarsi al senso civico”.
Continuano intanto i sequestri di botti illegali in tutta Italia. A Verona la polizia ha sequestrato cento chili di materiale pirotecnico, mentre a Roma ne sono stati scoperti oltre 1.300 chili dalle Fiamme Gialle. A Torre Angela la Guardia di Finanza di Frascati ha scoperto 560 chili di botti all’interno di un box condominiale, mentre quelle di Civitavecchia hanno sequestrato quasi 300 chili di botti in due distinte operazioni. Ad Ardea è stato, invece, fermato un ambulante cinese che vendeva, su un banchetto di fortuna, quasi 180 chili di fuochi illegali. Le Fiamme Gialle di Frosinone hanno scoperto in due autovetture due mortai in ferro, utilizzabili per il lancio di razzi esplodenti, e circa 6.500 artifizi pirotecnici, destinati al mercato illegale per un peso complessivo di circa 250 chili. Sequestrati dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia circa mille fuochi artificiali di vario genere, detenuti illegalmente e destinati al mercato umbro per i festeggiamenti di fine anno. Oltre 50 chili di botti sono stati sequestrati nel pomeriggio presso un esercizio commerciale a Terni, gestito da cittadini cinesi. In un terreno a Piano di Sorrento nel napoletano le Fiamme Gialle hanno scoperto un deposito abusivo. A Cicciano, sempre in provincia di Napoli è stata scoperta una ‘santabarbara’ costituita da 16.099 fuochi proibiti non classificati e un deposito con altri 14.943 fuochi artigianali illegali. In un casolare semidiroccato, alle falde del Vesuvio, si nascondeva una fabbrica clandestina, specializzata nella produzione di fuochi d’artificio. Stessa scoperta anche a ad Angri, in provincia di Salerno, dove in una cantina c’era un laboratorio illegale di botti, specializzato in ‘cipolle’ e ‘trac’.
Oltre quattro tonnellate di botti proibiti sono state sequestrate nel corso di un’operazione nel Nolano che ha portato anche alla denuncia in stato di liberta’ di tre persone. Circa mille botti proibiti sono stati sequestrati nel corso di un’operazione dai carabinieri a Nocera Inferiore nel Salernitano.
A Catania, finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza, hanno sequestrato quasi cinque quintali di fuochi d’artificio illegali di produzione cinese. Denunciati anche due cognati di 34 e 47 anni che erano partiti da Napoli con l’auto carica di 550 chili di fuochi di artificio illegali da vendere per Capodanno sul mercato nero di Milano e dell’hinterland.
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