Olocausto, giorno della Memoria. “Ricordare l’orrore della Shoah è un dovere”

Olocausto, giorno della Memoria. “Ricordare l’orrore della Shoah è un dovere”

Oggi il mondo intero si ferma per ricordare le vittime dell’Olocausto. Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, durante un’offensiva verso Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il più grande campo di concentramento creato dai nazisti. I sovietici vi entrarono e liberarono i prigionieri. Dal 2005, il 27 gennaio, in tutto il mondo come “Il giorno della memoria“.
Il premier Mario Monti sarà oggi prima al Campo di deportazione di Fossoli a Carpi poi a Milano per l’inaugurazione del ‘Memoriale della Shoah‘. Da Firenze parte invece il “Treno della memoria” verso Auschwitz.
”Ricordare è un dovere. E dobbiamo farlo rendendo anzitutto omaggio ai tanti uomini e donne che, in quelle circostanze straordinarie, si fecero eroi e si opposero alla negazione dell’umanità”, sostiene il ministro degli Esteri Giulio Terzi. ”Italiani e italiane, che in altre circostanze non sarebbero stati chiamati a dare prova di eroismo, si opposero al male assoluto con coraggio e con la forza della loro integrità”, afferma Terzi in una nota.
“Questo eroismo -prosegue- spesso si manifestò, soprattutto nei territori di occupazione italiana, nel ricorso ad ogni stratagemma utile a salvare gli ebrei, non solo italiani”. ”Oggi -sottolinea il titolare della Farnesina- onoriamo anche l’eredità di quei ‘giusti’, in nome dei quali dobbiamo continuare a impegnarci contro ogni forma di intolleranza”.
Pier Luigi Bersani, in un messaggio al presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, scrive: “La memoria impone di confrontarsi con la verità e, nella storia tragica della Shoah, la verità ci interroga sulla natura umana, sui suoi limiti, sulla possibilità che il male possa diventare un devastante evento collettivo. Per questo è importante che la Giornata della Memoria sia vissuta con profonda condivisione nel Paese. Una consapevolezza che l’istituzione di questa data ha contribuito a far crescere.”
Ier, scritte antisemite sono comparse in via Tasso, a Roma, vicino al Museo della Liberazione. Le frasi, scritte con una vernice spray di colore nero con la firma del movimento ‘Militia’, recitavano “Israele boia”, “27-01 non ho memoria”, “Israele non esiste, Palestina libera”, “Morte ai sionisti”. Le scritte sono state cancellate dalle squadre dell’ufficio decoro urbano della Capitale.