Stranieri in Italia, vita sempre più difficile: permessi di soggiorno a duecento euro
Il 2012 si apre con una stangata per le tasche degli stranieri che vivono in Italia. E’ in arrivo, a partire dal 30 gennaio, una nuova tassa – prevista tra gli 80 e i 200 euro a seconda dei casi – che gli immigrati dovranno versare ogni volta che chiedono o rinnovano il permesso di soggiorno. La tassa – gia’ prevista dalle legge sulla sicurezza del 2009 ma finora rimasta sulla carta – e’ ora realta’, grazie a un decreto firmato a ottobre dagli allora ministri dell’Interno e dell’Economia Roberto Maroni e Giulio Tremonti, pubblicato il 31 dicembre in Gazzetta Ufficiale.
L’importo del “contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno” varia in base alla durata del permesso: 80 euro se è compresa fra 3 mesi e un anno, 100 euro se e’ superiore a un anno e inferiore o pari a due anni, 200 euro per il “permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo”, la cosiddetta ‘carta di soggiorno’. L’esborso si aggiunge al contributo di 27,50 euro per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico e ai 30 da versare a Poste italiane per il servizio.
La nuova tassa non tocca invece i permessi dei minori, compresi quelli arrivati con un ricongiungimento familiare; gli stranieri che entrano in Italia per sottoporsi a cure mediche e i loro accompagnatori, così come chi chiede un permesso per asilo, richiesta d’asilo, protezione sussidiaria o motivi umanitari. Non è prevista, infine, per chi chiede solo di aggiornare o convertire un permesso di soggiorno valido. Metà dei nuovi introiti derivanti dalla ‘super-tassa’ servirà a finanziare il Fondo Rimpatri, l’altra metà andrà al ministero dell’Interno per spese di ordine pubblico e sicurezza, per finanziare gli sportelli unici e l’attuazione dell’accordo di integrazione.
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