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Ue, modifiche al bilancio. Trattative per tutta la notte. Un miliardo e mezzo per le regioni italiane in crisi

Sono ripresi alle 6,30, dopo una pausa di sei ore mentre continuavano trattative e negoziati iniziati 16 ore prima, i lavori del vertice europeo sul bilancio. “Si lavora ad un accordo”, ha detto il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, che ha finalmente messo sul tavolo una bozza di budget su cui i leader dei 27 dovranno trovare l’intesa.
La proposta prevede impegni di spesa per 960 miliardi di euro e impegni di pagamento per 908,4 miliardi di euro, ancora al di sotto dei 913 miliardi che voleva Van Rompuy. Tra questi, ci sono sei miliardi per l’iniziativa contro la disoccupazione giovanile destinata ai Paesi, tra cui l’Italia, che hanno un tasso superiore al 25%.
A mezzanotte e mezzo Van Rompuy aveva proposto una pausa tecnica di un’ora, che si è protratta per tutta la notte, durante la quale è continuato il lavoro degli sherpa, mentre i leader dei 27, dopo ancora qualche altro bilaterale, hanno cercato di riposare nelle rispettive delegazioni nazionali. Prima della pausa, il premier Mario Monti ha fatto un appello ai colleghi a mostrare “senso di responsabilità”.
Fonti diplomatiche a margine dei negoziati dicono che i capi di Stato e di governo “sono ora molto più fiduciosi di arrivare ad un accordo sul bilancio”. “Lo scoglio principale era quello di trovare un’intesa sulle cifre e questo è stato fatto, ora si continua a negoziare”, hanno detto le fonti, secondo cui la Gran Bretagna è “soddisfatta” del nuovo testo, “dovrebbe esserlo”.
Dalla bozza emerge che vengono tagliati i fondi per la crescita mentre salgono quelli per la coesione. Nella nuova proposta, i fondi per la coesione passano dai 320 miliardi 148 milioni della bozza di novembre ai 324 miliardi 707 milioni della bozza attuale.
Quanto ai fondi per la crescita (competitività, infrastrutture e ricerca), questi passano dai 139 miliardi 543 milioni di euro previsti in novembre a 125 miliardi 694 milioni, con una riduzione di 13 miliardi 849 milioni. In aumento i fondi per l’agricoltura, che salgono da 372 miliardi 229 milioni a 373 miliardi 479 milioni.
La bozza prevede anche un miliardo e mezzo in più per le regioni meno sviluppate d’Italia. Alcuni Paesi membri – si legge nella bozza diffusa a Bruxelles – sono stati particolarmente colpiti dalla crisi economica dell’area euro, con un impatto diretto sul loro livello di prosperità. Per affrontare questa situazione e per sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro in questi Paesi, dai fondi strutturali arriveranno allocazioni aggiuntive: 1,375 miliardi per la Grecia, un miliardo per il Portogallo, 100 milioni per l’Irlanda, 1,824 miliardi per la Spagna e 1,5 miliardi per l’Italia, per le regioni meno sviluppate.