Ikea, al bando torte e dolcetti in 22 Paesi compresa l’Italia. Trovati batteri e contaminazioni fecali nei prodotti
Dopo il caso carne di cavallo nelle polpette, il colosso della produzione di mobili low cost Ikea, che nei suoi negozi vende anche generi alimentari, ha interrotto in 23 Paesi inclusa l’Italia le vendite di dolcetti al cioccolato chiamati ‘chokladkrokanttarta’, dopo che le autorità doganali cinesi hanno rilevato che in una partita di questi prodotti ci sarebbero tracce di batteri fecali.
Ikea ha affermato che i funzionari doganali cinesi nei mesi scorsi hanno sequestrato e distrutto un lotto di 1.800 dolci importati da Ikea in Cina dalla Svezia dopo che i test hanno rivelato che le torte contenevano livelli troppo elevati di batteri coliformi, germi che si trovano nel suolo, nella vegetazione, come pure nelle feci degli esseri umani e degli animali a sangue caldo, riporta il ‘Wall Street Journal’. ”I funzionari doganali cinesi hanno trovato batteri coliformi che superano i limiti e abbiamo deciso di fermare le vendite di questi dolci in tutti i mercati”, ha detto la portavoce Ikea Ylva Magnusson, che ha aggiunto che il fornitore Almondy ha testato la stessa partita di dolci e non ha trovato la presenza di E. coli o batteri intestinali umani. Magnusson ha chiarito che la società sta prendendo la situazione molto sul serio e sta tracciando la partita per vedere se i dolci possano essere finiti in altri ristoranti Ikea. L’ufficio quarantena di Shanghai ha annunciato di aver distrutto anche 2,7 tonnellate di barrette al cioccolato Nestlè e crema al formaggio della Kraft, a seguito di controllo di qualità. Secondo quanto sostenuto dalle autorità cinesi – riporta il ‘Washington Post’ – il cioccolato Nestlè mandato al macero conteneva una quantità eccessiva di sorbitolo, dolcificante che può provocare problemi intestinali.
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