Agrigento, mistero sui dolci al veleno. Bambino li mangia e muore. Cioccolatini lasciati dietro la porta di casa. Si pensa a una vendetta
Verrà restituita oggi ai genitori la salma del bambino di appena cinque anni morto avvelenato dopo avere mangiato dei dolci al cioccolato regalati da ignoti e lasciati, insieme con altri alimenti, dietro la porta della loro modesta abitazione a Naro, piccolo centro dell’agrigentino.
I genitori hanno intenzione di portare la salma del piccolo Sebastian in Romania per celebrare i funerali. Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini dei magistrati della Procura di Agrigento che cercano di fare luce su quanto accaduto la mattina dell’8 marzo, quando qualcuno ha lasciato il sacchetto con gli alimenti dietro la porta della famiglia rumena. L’intento forse era quello di sterminare tutta la famiglia, considerando che tracce del pesticida rinvenuto nel dolce, sono state rilevate anche nella bottiglia di vino. I cioccolatini sono stati mangiati dai tre fratellini rumeni ma mentre i due piu’ grandi si stanno riprendendo, per il piu’ piccolo non c’è stato nulla da fare.
A uccidere il piccolo Sebastian Lupescu, 5 anni, è stato il “Carbofuran”, un potente pesticida usato in agricoltura, ma anche un letale insetticida. Inodore e incolore. Si tratta di un prodotto il cui principio attivo è bandito dall’Unione europea dal 2009 perché altamente nocivo per la salute umana. Non si fermano le indagini dei carabinieri di Licata, coordinati dal sostituto procuratore di Agrigento Andrea Maggioni e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, per dare un nome e un volto all’assassino. Il fascicolo ipotizza l’omicidio volontario, oltre alle lesioni gravi: reati commessi – è la pista seguita – per vendetta. Secondo i carabinieri, la soluzione è vicina.
Al momento non ci sono persone iscritte sul registro degli indagati. Ma i genitori di Sebastian, Marica Tache, 32 anni, e Daniel Lupescu, 35 anni, ai carabinieri avrebbero fornito una serie di indicazioni importanti perché le indagini prendessero la direzione giusta: “Abbiamo raccontato tutto quello che sappiamo ai carabinieri, e loro ci hanno detto che presto avranno la soluzione per risolvere questo giallo”. L’ipotesi privilegiata è quella della vendetta nei confronti della coppia.
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