Bersani pronto ad assumere l’incarico per il governo del “cambiamento”. La decisione a Napolitano
La giornata di Napolitano si è conclusa con l’incontro pomeridiano con Pier Luigi Bersani, iniziato poco prima delle 18. Con il segretario al Colle anche il capogruppo alla Camera Roberto Speranza e quello al Senato Luigi Zanda, arrivato all’appuntamento con la sua Fiat Panda, l’auto che ha scelto per i suoi spostamenti istituzionali. Bersani ha chiesto per sè l’incarico, prospettando al capo dello Stato un “governo di cambiamento”: “Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica le nostre riflessioni che partono da quello che sentiamo venire dal Paese: è un’esigenza di governo e di cambiamento. Questi due termini sono inscindibili”, ha detto il segretario del Pd al termine delle consultazioni al Quirinale. “Noi, il Pd siamo la prima forza di questo Paese, checché qualcuno dica e siamo la prima coalizione. Ci mettiamo a servizio del governo. Ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica”, ha continuato.
“Penso che la situazione è nota: sia il risultato elettorale sia il meccanismo della legge elettorale. Io credo che questo problema possa essere superato mettendo le forze parlamentari davanti alla responsabilità”, ha spiegato Bersani rispondendo alle domande in conferenza stampa al termine delle consultazioni. “Ho visto che nessuno qui accetta domande. E’ una cosa singolare. Io ne accetto due o tre volentieri” ha detto il segretario, “non ho piani B e neanche piani A. Ho presentato le mie proposte nel rispetto del presidente della Repubblica, ora ci affidiamo alla sua saggezza”.
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