Milano, uccide la madre a coltellate poi tenta il suicidio tagliandosi i polsi. Ricoverato al Niguarda
Ha ucciso la madre, poi ha tentato il suicidio. E’ grave, ma non in pericolo di vita, un 31enne che ieri sera, intorno alle 23, in una stanza dell’hotel Hermitage in via Messina a Milano ha prima colpito la madre, poi ha rivolto il coltello contro di sé provocandosi profonde ferite al braccio sinistro e ai polsi. E’ stato lo stesso giovane, prima di perdere i sensi a telefonare al padre e ad annunciare: “La mamma è morta”.Poi, ai poliziotti giunti sul posto il giovane ha detto: “Non ho ucciso mia madre, volevamo suicidarci insieme”. La donna, spiegano gli investigatori, aveva alcuni tagli ai polsi e potrebbe essere stato usato anche un sacchetto per soffocarla, ma la causa della morte “è da accertare, potrebbero essere stati anche i farmaci”, sottolineano. Una prudenza doverosa, in attesa che il 31enne, ricoverato al Niguarda, possa fornire ulteriori dettagli a quello che, per il momento, viene classificato come un omicidio-tentato suicidio. All’arrivo degli agenti nell’hotel in zona Chinatown per la 59enne non c’era più nulla da fare. La donna era riversa a terra con tagli profondi a entrambi i polsi, accanto c’era il figlio agonizzante ma vivo. Trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda per lui è scattato l’arresto con l’ipotesi di omicidio. Sul caso indaga la squadra mobile guidata da Alessandro Giuliano.
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