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Crediti alle imprese, rinviato il decreto. Già fallite 15 mila aziende. Niente aumento Irpef

Crediti alle imprese, rinviato il decreto. Già fallite 15 mila aziende. Niente aumento Irpef
“Il ministro dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, in accordo con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, anche a seguito delle articolate risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato, ha fatto presente al presidente del Consiglio l’opportunità di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della Pa. Pertanto il Consiglio dei ministri previsto per oggi si terrà nei prossimi giorni”. Si legge in una nota di palazzo Chigi.In precedenza fonti di governo avevano spiegato che non ci sarebbe stato l’anticipo dell’aumento dell’addizionale Irpef regionale nel decreto per lo sblocco dei debiti Pa. Nell’ultima versione del decreto l’ipotesi non “viene presa in considerazione”. Già in mattinata il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali Michel Martone aveva smentito tale eventualità. “Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l’aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti anche perché c’è stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti. Si tratta di indiscrezioni giornalistiche”, ha detto ad Agorà su Rai Tre.Sulla questione era intervenuto anche Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd. “Da notizie riportate da alcuni mezzi di informazione – ha detto prima della notizia del rinvio del Cdm – la bozza di decreto per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese, oggi in Consiglio dei ministri, conterrebbe un’anticipazione della possibilità di aumento dell’addizionale Irpef dal 2014 al 2013. Se così fosse, sarebbe una misura inaccettabile sia nel merito che nel metodo”. ”Auspichiamo – ha sottolineato – che si tratti di errore e che il governo confermi quanto contenuto nella relazione vagliata dal Parlamento”.Intanto, è emerso al termine della riunione della Conferenza dei capigruppo, che la Camera deciderà martedì prossimo se ampliare i poteri della commissione speciale affinché possa esaminare il decreto legge per sbloccare i pagamenti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Di fronte alle affermazioni di Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega e presidente della commissione, in base alle quali l’organismo era unanime nel voler ampliare i propri poteri, la capogruppo del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi, ha affermato che non le risultava che la posizione della sua parte politica fosse questa. E’ stato quindi deciso che sarà l’Aula, martedì pomeriggio, alle 15, a decidere se affidare i poteri alla commissione speciale. In mattinata si riunirà la Capigruppo per stabilire le modalità del dibattito e se potranno intervenire tutti i Gruppi o un oratore a favore della proposta e uno contrario. In quella sede si cercherà comunque di verificare ulteriormente se sia possibile registrare l’unanimità dei Gruppi e in quel caso non sarà necessario il passaggio in Aula.

Secondo una stima della Cgia di Mestre, dall’inizio della crisi ad oggi sono già fallite 15 mila imprese a causa dei ritardati pagamenti. Sono stati 60 mila i posti di lavoro persi. Arriva anche l’allarme del leader di Confindustria, Giorgio Squinzi. ”Le imprese stanno soffrendo disperatamente per mancanza di credito – ha sottolineato -. Serve perciò un segnale forte per poter pensare ad una ripartenza dell’economia reale del Paese”.