Gigi Riva indagato per aver visitato in carcere il presidente del Cagliari Cellino. L’ex bomber: “Una cosa ridicola”
Andare a fare visita in carcere senza la dovuta autorizzazione crea qualche problema con la legge. Gigi Riva, leggenda del calcio italiano e protagonista assoluto del Cagliari degli anni d’oro, è finito nel registro degli indagati per falso ideologico con l’editore de L’Unione Sarda, Sergio Zuncheddu, e il deputato del Pdl Mauro Pili. Il provvedimento preso in merito alla visita in carcere al presidente del Cagliari Massimo Cellino, arrestato nell ‘inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas. “Io indagato? E’ una cosa ridicola”. Questo il commento dell’ex campione azzurro.
I fatti contestati risalgono allo scorso 19 febbraio quando Riva era andato a far visita a Cellino assieme a Pili, che era andato dal presidente rossoblù anche il giorno prima in compagnia dell’editore del gruppo editoriale L’Unione sarda Sergio Zuncheddu, anche lui indagato assieme al parlamentare per falso. Al centro della vicenda ci sono le presunte false dichiarazioni fatte al momento di entrare a Buoncammino, perché se è vero che i parlamentari posso entrare in carcere senza autorizzazioni è anche vero che possono essere accompagnati da collaboratori che li seguono per ragioni d’ufficio che devono anche specificare di non svolgere attività giornalistica. Riva era stato registrato all’ingresso come portaborse di Pili. “La colpa di tutto è sua – afferma ancora Riva – Comunque ho già chiarito tutto al magistrato: ma non capisco il comportamento di Pili, se mi avesse detto che non si poteva entrare, non lo avrei fatto. Ha compilato lui entrambe le schede all’ingresso del carcere facendomi passare come suo portaborse, io ho solo firmato. Così son finito nei guai…”.
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