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Udine, un delitto e molte ombre: il pensionato forse strangolato. Le contraddizioni delle due minorenni

Udine, un delitto e molte ombre: il pensionato forse strangolato. Le contraddizioni delle due minorenni

L’autopsia effettuata sul corpo di Mirco Sacher ”conferma che con ogni probabilità la morte non è dovuta a cause naturali, ma ad azione di altre persone. Quindi è plausibile l’ipotesi che le ragazze lo abbiano strangolato”. Lo ha riferito all’Adnkronos il capo della Procura dei minori di Trieste, Dario Grohmann. Il procuratore ha ribadito che nulla lascia pensare che sulla scena del delitto ci fossero altre persone oltre le due minorenni udinesi. Grohmann ha comunque detto di aspettarsi ulteriori chiarimenti dagli altri esami che il medico legale Carlo Moreschi effettuerà nei prossimi giorni.

Il procuratore ha poi annunciato che domani a Trieste si terrà l’udienza davanti al gip Laura Raddino per la convalida del fermo delle due minorenni ree confesse dell’omicidio. L’anatomopatologo Carlo Moreschi ha detto all’Adnkronos che l’autopsia ”qualcosa ha chiarito” sulla cause della morte del pensionato, specificando che saranno fatti ”ulteriori accertamenti nei prossimi giorni” e puntualizzando che ”i protocolli prevedono accertamenti istologici e tossicologici, a prescindere”. Quindi, il medico legale ha ora 60 giorni per completare le analisi: ”Penso che me li prenderò tutti”, ha detto. ”Ho dato delle risposte alla dottoressa Chiara Degrassi”, ha aggiunto Moreschi, riferendosi alla pm della Procura dei minori di Trieste, titolare dell’inchiesta. Il medico legale ha riferito di aver iniziato l’esame autoptico verso le ore 12 e di averlo finito alle 15 presso il cimitero di San Vito, e che all’autopsia hanno partecipato anche i due consulenti delle difese, Giovanni Castaldo e Vincenzo De Leo.

Le due minorenni udinesi che si sono autoaccusate di aver ucciso il pensionato di 67 anni Mirco Sacher, dopo la morte dell’uomo, avvenuta alla periferia di Udine domenica pomeriggio, hanno usato una carta bancaria intestata all’ex ferroviere per prelevare del denaro. La circostanza è emersa da una serie di controlli fatti dagli investigatori. Come mai le due minorenni conoscevano il codice segreto della carta bancaria? Le indagini stanno cercando di chiarire anche questo. ”Abbiamo solo qualche pezzettino del puzzle, le indagini sono partite solo lunedì e dobbiamo essere cauti”, ha spiegato uno degli investigatori all’Adnkronos in merito a una delle piste seguite, quella che ci possa essere anche un’estorsione alla base delle vicenda. ”Questa è un’altra strada che stiamo valutando. Ci siamo fatti un mare di idee e ogni idea ha elementi a favore ed elementi contrari”, risponde l’investigatore. In pratica, una delle piste seguite è quella di regali fatti da Sacher perlomeno a una delle minorenni. In cambio di qualcosa? E’ quello che si chiedono gli investigatori.