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Gabanelli rinuncia, Grillo propone Rodotà e attacca Bersani: ” Responsabile del suicidio della Repubblica”

Gabanelli rinuncia, Grillo propone Rodotà e attacca Bersani: ” Responsabile del suicidio della Repubblica”

 Gabanelli rinuncia alla candidatura. Il suo nome proposto dai grillini aveva trovato grande interesse trasversale. Ora Grillo rilancia Stefano Rodota’, tra i piu’ votati dal popolo a 5 Stelle e allo stesso tempo attacca duramente il leader del Pd. “Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d’ordine del pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D’Alema e Amato”. Beppe Grillo picchia duro all’indomani dell’apertura al Pd sul Quirinale. In un post sul suo blog (accompagnato da un fotomontaggio in cui il Quirinale brucia mentre Bersani è ritratto come Nerone l’imperatore) dà già per scontato l’accordo Pd-Pdl.

Per il leader dei 5 Stelle, con D’Alema e Amato Bersani a optato per “due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio superiore della magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D’Alema, il principe dell’inciucio, e Amato, l’ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali”.

“Dopo l’occupazione del Tribunale di Milano da parte dei suoi parlamentari”, il Cavaliere “vorrebbe occupare anche il Quirinale. Dal suo punto di vista è un legittimo obiettivo, per Bersani è il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile. Finora questo signore ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per farsi i cazzi suoi”. ”Non ha risposto alla richiesta di rinunciare ai 46 milioni di euro di finanziamento elettorale, (il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro), non ha fatto una piega su una proposta congiunta di incandidabilità di Berlusconi, né per la legge sul conflitto di interessi. Voleva tutto in cambio di nulla per sopravvivere a sé stesso”, è l’affondo di Grillo. E continua: “Il M5S ha espresso i suoi nomi consultando decine di migliaia di iscritti. Ha votato persone come Gabanelli, Strada, Rodotà, Zagrebelsky, Imposimato. Il pdmenoelle ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi per proporre D’Alema, Amato, Violante come ruotino di scorta o un presidente dell’inciucio dell’ultimo momento. Un loro settennato consegnerà l’Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario. E’ bene saperlo in anticipo. Ognuno si prenda le sue responsabilità”.