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Nasce il governo Letta: Alfano vice, Cancellieri Giustizia e Bonino Esteri. Record di donne

Nasce il governo Letta: Alfano vice, Cancellieri Giustizia e Bonino Esteri. Record di donne

Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo. Salito al Colle alle 15 ha sottoposto la lista del futuro esecutivo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e poco dopo le 17.15 ha presentato l’elenco dei ministri.

“Profonda gratitudine per il Presidente della Repubblica” e “una sobria soddisfazione per la squadra che siamo riusciti a comporre”, ha detto Letta spiegando che “abbiamo costitituito un governo fatto da una squadra coesa e fortemente determinatata a risolvere i problemi del Paese. Una squadra basata sulle competenze, sul ringiovanimento, e puo’ vantare un record nella presenza femminile che per quello che mi riguarda è una delle più grandi soddisfazioni”. Sottosegretario alla presidenza Consiglio, Patroni Griffi. Vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano; gli affari europei Enzo Moavero; agli affari regionali Graziano Delrio; ministro della coesione territoriale Carlo Trigilia; ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini; ministro per le Pari opportunità e Sport Iosefa Idem; Semplificazione Giampiero D’Alia. Al ministero delgli esteri andrà Emma Bonino; alla Giustizia Anna Maria Cancellieri; all’Economia Fabrizio Saccomanni; alle Riforme Gaetano Quagliariello; alla Salute Beatrice Lorenzin; alle InfrastruttureMaurizio Lupi; allo Sviluppo Flavio Zanonato; alla Difesa Mario Mauro. E ancora: Giampiero D’AliaPubblica amministrazione; Nunzia De Girolamo alle Politiche agricole; Maria Chiara Carrozzaall’Istruzione; Enrico Giovannini al Lavoro; Andrea Orlando all’Ambiente.

“Non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire questo governo. E’ un governo politico, formato nella cornice istutizionale e nella prassi della nostra democrazia parlamentare. Un governo nato dall’intesa politica tra le forze politiche che insieme garantiranno la fiducia nelle due Camere”, ha detto dal canto suo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sottolineando che “era ed è l’unico governo possibile. Un governo che non poteva tardare oltre, nell’interesse del Paese e dell’Europa”. ”Auspico e questa è una certezza non solo fiducia, – ha aggiunto il capo dello Stato – che il governo si metta a lavorare rapidamente e in spirito di fervida coesione. Tutte queste persone danno garanzie di voler lavorare insieme, senza conflittualità pregiudiziali e con impegno per soluzioni giuste ai problemi con il contributo di ciascuno in un spirito di assoluta indispensabile coesione e reciproco rispetto”. Quindi Napolitano ha ringraziato Letta “perché è stato lui l’artefice della nascita di questo governo, io ho assecondato il suo impegno dopo aver dato le motivazioni nel mio discorso alle Camere riunite”.

In mattinata le ultime trattative del premier incaricato avrebbero tuttavia sbloccato definitivamente la situazione. Almeno stando all’ottimismo di Silvio Berlusconi. “Sono fiducioso”, ha scandito il Cavaliere tornando a Palazzo Grazioli dopo il lungo incontro, durato circa due ore e mezza, con il premier incaricato. “Non posso dire molto, stiamo facendo le cose che si fanno sempre in questa fase”. Ma poi si lascia andare e a chi gli chiede se il giurameno di Letta potrebbe arrivare in giornata risponde “sì, penso di sì”. Prima del vertice con Berlusconi, Alfano e lo zio Gianni Letta, il presidente incaricato aveva visto l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani che nell’incontro – a quanto riferito da fonti parlamentari – avrebbe detto a Letta di ”informare il Pdl che il governo non si fa a tutti i costi”. Ieri sera si sarebbe infatti sfiorata la rottura nelle trattative tra Pd e Pdl ma nell’incontro di stamane Letta e Berlusconi avrebbero riavvicinato le posizioni. Smentito in mattinata anche il presunto veto Pdl che sarebbe stato posto su Massimo D’Alema al ministero degli Esteri. Il segretario Pdl Alfano ha infatti chiarito in una nota che ”dal Popolo della libertà” non è arrivato “nessun veto a D’Alema perché non è nostra abitudine ingerire in casa altrui. Non si utilizzi il Pdl come pretesto”. Intanto ”sensazioni positive” sulla nascita del governo sono arrivate anche dalla delegazione di Scelta civica che dopo il Pdl ha incontrato Letta. “Si sta andando verso una conclusione positiva”, ha confermato Lorenzo Cesa.