Lo sparatore: “Puntavo ai politici”. Si voleva uccidere ma era senza proiettili. Bimbo ferito
Sparatoria davanti a Palazzo Chigi proprio mentre al Quirinale giurava il Governo Letta. Un uomo, in giacca e cravatta e apparentemente tranquillo, si è avvicinato a due carabinieri, davanti a palazzo Chigi, ha estratto una pistola, una Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, e ha fatto fuoco, sparando sei colpi. L’attentatore è un calabrese, classe 1967. Si tratta diLuigi Preiti, originario di Rosarno in Calabria, ma residente ad Alessandria. L’uomo non ha precedenti penali.
Feriti i due carabinieri, il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30, mentre l’attentatore è stato subito bloccato. Giangrande è stato colpito alla gola, mentre Negri alla gamba. Entrambi sono stati trasportati in codice rosso in ospedale, uno all’Umberto I e uno al San Giovanni. Il brigadiere è stato operato e si trova in prognosi riservata. Per lui la situazione medica è più complicata: il proiettile infatti ha leso la colonna vertebrale. Il militare nel pomeriggio è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico. Giangrande, vedovo da appena due mesi, abita a Prato insieme alla figlia 23enne che oggi è andata a trovarlo in ospedale con un parente. I due carabinieri feriti sono effettivi al sesto reggimento mobile carabinieri Toscana e questa mattina erano impiegati a presidio della piazza. Lievemente ferito un bambino di soli tre anni. ”Ho visto la canna della pistola. Era a due metri da me. Bum.. bum? bum?. Quello mirava in faccia. Ho preso il passeggino e l’ho tirato via dietro la guardiola, per nascondere mio figlio – racconta a il ‘Corriere.it’ il padre Andrea Stolzi, 39 anni – . Il passeggino è caduto e il bambino è caduto e si è fatto male, ma è andata di lusso, per come poteva andare. Il bambino ha avuto solo un’escoriazione sulla faccia”. L’uomo parla nel corridoio dell’ospedale Santo Spirito, dove è il Pronto Soccorso. Inizialmente, si era diffusa la notizia che fosse lei, Marisa, incinta, a rimanere ferita nella sparatoria di stamattina, compiuta a palazzo Chigi. Il ferito è invece il figlio di tre anni, ma sono solo caduti e stanno bene. Il vero obiettivo di Preiti erano i politici. Lo ha confessato l’attentatore, ricoverato al San Giovanni, al pm di Roma, Pierfilippo Laviani. Non potendo raggiungere i parlamentari, tovandosi di fronte i carabinieri, ha aperto il fuoco. Per Preiti i medici hanno chiesto la consulenza psichiatrica. “Una prassi”, spiegano all’Adnkronos Salute fonti sanitarie. “Viene chiesta in tutti quei casi delicati, dove il soggetto può recare danno a sé stesso o agli altri”.
Panico fra la folla in pieno centro a Roma. ”Ho avuto paura, pensavo potesse sparare anche a me” riferisce un cameraman, Simone Bianchi, sotto choc dopo aver assistito alla sparatoria di palazzo Chigi. L’operatore descrive l’attentatore come un uomo ”in giacca e cravatta, vestito di grigio”. Dopo i colpi di pistola, esplosi contro i carabinieri, ha visto ”due militari accasciati a terra perdevano sangue, uno anche dalla testa e sembrava privo di sensi”. La sparatoria è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza di Montecitorio. Le immagini, a quanto si aprende, sono in visione ai carabinieri. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, Preiti, provenendo da piazza Montecitorio, è giunto davanti a Palazzo Chigi, dove stazionavano i carabinieri. I militari gli avrebbero fatto segno di fermarsi, dato che in quel momento si stava chiudendo la piazza in vista dell’arrivo dei ministri, dopo il giuramento del governo Letta al Quirinale. A quel punto, l’uomo avrebbe estratto la pistola aprendo il fuoco.
Dalle prime verifiche effettuate sembra che Luigi Preiti non avesse alcuna licenza per il porto d’armi. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno compiuto una perquisizione in casa dei genitori di Preiti, a Rosarno. Accertamenti e perquisizioni sono scatatte anche a Pedrosa, in provincia di Alessandria, sia nella casa dell’ex moglie sia in quella del fratello.
A quanto apprende l’Adnkronos da fonti investigative, Preiti era vittima da tempo del gioco d’azzardo: la sua passione per il videopoker e il biliardo è stata anche la causa della separazione dalla moglie. Proprio dopo essere stato lasciato dalla moglie, l’uomo era entrato in uno stato di forte depressione . L’uomo viveva a Predosa, nell’alessandrino, ma da due anni, dopo la separazione, era ritornato a vivere a Rosarno e solo saltuariamente tornava in Piemonte. Il sottosegretario Gianni De Gennaro si è recato sul luogo della scena del crimine, davanti a palazzo Chigi. Subito dopo la sparatoria, in via precauzionale è stata evacuata la piazza del Quirinale. Il neo ministro dell’Interno Angelino Alfano è stato informato della sparatoria mentre era nel Salone delle Feste al Quirinale per la cerimonia del giuramento del nuovo governo. Alfano, seduto in prima fila, era sorridente quando è stato avvicinato da un funzionario del Colle che lo ha informato del gravissimo fatto accaduto dinanzi alla sede del governo. Alfano è andato all’Umberto I per fare visita a uno dei carabinieri feriti. Poco dopo, il vice premier e ministro dell’Interno ha “riferito in Consiglio dei ministri” sulla sparatoria davanti a palazzo Chigi. Alfano ha parlato di un “gesto isolato, un tragico gesto criminale operato da un disoccupato di 49 anni che ha subito manifestato l’intenzione di volersi suicidare, affermando di non averlo potuto fare a causa dell’esaurimento del caricaratore”. Il vice premier spiega che “la situazione generale dell’ordine pubblico del Paese, anche a seguito di un immediato riscontro con i responsabili delle Forze di Polizia, non desta preoccupazioni, comunque sono stati rafforzati i controlli presso gli obiettivi sensibili”. Alfano ha quindi annunciato che domani, in occasione della conferenza dei capigruppo della Camera, il governo manifesterà la “disponibilità a riferire immediatamente” in Parlamento sulla vicenda. ’Basta domande, dobbiamo andare a visitare le persone in ospedale” ha detto il presidente della Camera,Laura Boldrini, manifestando con queste parole l’intenzione di andare a trovare i carabinieri feriti.
Social