Ministri Pdl in piazza, è polemica. Berlusconi: “Io come Tortora”. La figlia si indigna
Si e’ tornati allo scontro in piazza. La manifestazione del Pdl contro i giudici ha finito per riproporre l’antica divisione del Paese: pro e contro Berlusconi. Fischi, contestazioni, bandiere del Pdl bruciate e anche qualche sputo contro l’Audi A8 che trasportava l’ex premier. Ha preso il via così, poco dopo le 18, il comizio di Silvio Berlusconi in piazza Duomo a Brescia. Seguiamo il resoconto di Repubblica. “Sono venuto qui in piazza per dirvi tre parole: io sono qui io sono qui e resto qui più determinato e convinto di prima”, esordisce il Cavaliere prendendo la parola dal palco. Una manifestazione preceduta da forti tensioni e scontri tra sostentiori dell’ex premier e i suoi contestatori e dalle polemiche politiche per la partecipazione dei ministri Alfano e Lupi.
“Siamo qui dopo un’altra settimana di assedio e violenza contro di me, ma se qualcuno pensava di scoraggiarmi si è sbagliato di grosso, se pensavano di intimidirmi si è sbagliato di grosso e resterà deluso”, aggiunge mentre la folla è divisa tra chi lo incita e chi contesta sventolando bandiere e striscioni con scritto “in galera”, “vergogna” e “hai le orge contate”. Anche se una nota del Pdl, malgrado l’evidenza delle immagini televisive, contesta questa ricostruzione e parla di “descrizione arbitraria e faziosa”.
“Il Pdl – aggiunge Berlusconi – non si fa spaventare e non si fa intimorire. Questo siamo noi e più noi diciamo amore è più forte è la loro invidia e odio. E quanto più vogliono buttarci addosso intolleranza e odio tanto più cresce il nostro amore e passione per libertà a difenderla e alla coesione”.
Poi, arrivando al tema dato alla manifestazione dopo la condanna in secondo grado per i diritti Mediaset, il Cavaliere sferra il suo attacco contro la magistratura. “La giustizia, che calpesta il diritto alla libertà dei cittadini, interviene nella vita politica e vuole eliminarmi”, afferma Berlusconi, avvertendo però che “l’assurda condanna su Mediaset non mi farà fare un fallo di reazione, come qualcuno ha sperato, continuerò a sostenere il governo”.
“Questo governo – spiega – è un fatto storico, epocale. E’ successo solo nel 1947. Per la prima volta nella storia della nostra repubblica centrodestra e centrosinista si sono messi insieme per fare il bene del paese, varando le riforme e quei provvedimenti urgenti e necessari per rilanciare l’economia”. “Noi – insiste – crediamo in questo governo e lo sosterremo lealmente perché si è impegnato a realizzare quei provvedimenti per noi indispensabili per rilanciare economia”.
Tornando alla questione giustizia, Berlusconi insiste: “La riforma della giustizia è una
necessità per gli italiani. Ieri ho visto un filmato e mi sono commosso. Tortora diceva ai giudici ‘Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi’”. Citazione che non è piaciuta allla figlia dello presentatore televisivo scomparso ormai da alcuni anni. “Ero preparata. Caro Silvio, mio padre era un’altra storia. Un’altra persona. Ognuno risponde alla sua coscienza”, scrive su Twitter Gaia Tortora. Posizione condivisa da Roberto Saviano. “Nel paragonarsi alla tragedia che visse Enzo Tortora, Silvio Berlusconi si palesa per quello che è: un uomo senza dignità”, twitta lo scrittore.
“I magistrati – prosegue il Cavaliere – purtroppo non pagano mai per i loro errori”, invece “devono rispondere come tutti i professionisti dei loro errori”. “Ci sono magistrati politicizzati accecati dal pregiudizio e dall’odio nei miei confronti – dice ancora – Oggi mando loro un messaggio: potete farmi di tutto, ma c’è una cosa che non potrete mai impedire, mai. Non potrete mai impedire a molti milioni di italiani di volermi alla testa del Popolo della Libertà. Non potrete impedirmi di essere il leader del popolo della libertà finché molti milioni di italiani lo vorranno”.
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