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Tav, attacco nella notte al cantiere in Valsusa: la Procura ipotizza anche il tentato omicidio

C’è anche il tentato omicidio tra le ipotesi di reato al vaglio della Procura di Torino sull’aggressione al cantiere della Tav in Valsusa avvenuta la scorsa notte ad opera di una trentina di incappucciati. Il fascicolo al momento è contro ignoti.

Ma l’ipotesi su cui si orientano, secondo indiscrezioni, le indagini per l’assalto della scorsa notte, è su frange eversive non direttamente collegate al movimento No Tav “ufficiale”. L’episodio infatti secondo gli investigatori è stato non solo preparato con cura ma mostra anchemodalità diverse dal passato, di tipo vicino al mondo dell’eversione. Dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza di ieri con il ministro dell’Interno Angelino Alfano questa mattina si è svolto in Procura un vertice a cui hanno partecipato il capo della Digos, Giuseppe Petronzi e i magistrati che si occupano di Tav.

Intanto gli investigatori stanno facendo approfondimenti su alcune frasi apparse in un blog vicino al movimento No Tav. Quelli che scelgono di lavorare al cantiere Tav di Chiomonte sono “fuori dalla loro comunità” e ciò “li condanna meritatamente a una difficile convivenza sul territorio”. ”Gli operai/lavoratori non hanno ragione perché sono tali” proseguono, e “i pochi ‘operai’ del cantiere di Chiomonte si fanno strumento della loro stessa controparte, tradiscono la propria comunita’ e la loro terra, piagnucolano ogni volta che incappano in qualche ‘incidente’”. Il post è apparso ieri sera sul blog “mavericknews” con il titolo “C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri”.