Attacchi alla magistratura: appello del Csm al ministro Cancellieri. Marina Berlusconi: “Processo Ruby una farsa”
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato a maggioranza l’appello al ministro Cancellieri per un intervento del Guardasigilli nella sede dell’organo di autogoverno della magistratura. Il documento, della corrente moderata dei magistrati Unicost, dopo una serie di modifiche in seguito a numerosi interventi dei consiglieri, è stato ”faticosamente approvato”, come sottolinea il vicepresidente del Csm Michele Vietti, con 19 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti.
Cancellieri “faccia sentire il proprio sostegno alla magistratura intera senza incertezza alcuna e affronti subito i temi reali e le difficoltà che affliggono il sistema giudiziario italiano”, si legge nel documento presentato questa mattina dai magistrati Unicost.
”I togati del Csm – spiega il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri – si rivolgono al ministro Cancellieri perché sostenga le toghe. Anche noi ne chiediamo l’intervento, ma perché si ponga definitivamente fine al grande conflitto delle toghe politicizzate. Inutile riferirci alle requisitorie-comizio. Ma potremmo citare ad esempio il caso di Ingroia che, dopo una sonora bocciatura alle urne, non si è arreso e ha addirittura fondato un partito”.
Intanto, il senatore questore del Pdl Lucio Malan ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri per un chiarimento delle parole usate dal pm Ilda Boccassini sulla presunta ‘furbizia orientale’ di Karima El Mahroug durante la requisitoria del processo Ruby. ”In Italia – scrive tra l’altro Malan – vivono, secondo l’Istat 766.512 persone con cittadinanza di paesi asiatici, dunque propriamente ‘orientali’, 678.929 provenienti, come El Mahroug, dal Nord Africa, oltre a molte migliaia di cittadini italiani, di cui uno o entrambi i genitori provengono da quei paesi…”. ”Dopo le parole pronunciate da uno dei più noti magistrati italiani, nella sede solenne dove si amministra la giustizia ‘In nome del Popolo Italiano’, e ascoltate da milioni di italiani grazie ai mezzi di informazione -avverte l’esponente azzurro- tutte queste persone possono temere di essere considerate con un metro diverso rispetto agli altri cittadini”. Il senatore del Pdl chiede pertanto al ministro se ”intenda intraprendere qualche azione nei confronti della dottoressa Boccassini” o se “intenda rassicurare le centinaia di migliaia di residenti in Italia di origine orientale o proveniente dalla stessa area geografica della giovane Karima El Mahroug, che anche essi restano eguali davanti alla legge”.
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