Nuovo sindaco di Roma: Marino (42,6%) e Alemanno (30,27%) si va al ballottaggio. Un elettore su due non ha votato
Si deciderà al ballottaggio il futuro sindaco di Roma. Secondo i dati del Viminale, scrutinate 2.600 sezioni su 2.600, il candidato del centrosinistra Ignazio Marino ha ottenuto 512.720 voti, pari al 42,60 %, mentre il candidato del centrodestra e primo cittadino uscente GianniAlemanno ha raggiunto quota 364.337 voti, pari al 30,27%.
Il candidato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito ha preso 149.665 voti, pari al 12,43% mentre per il candidato indipendente Alfio Marchini i voti sono 114.169 pari al 9,48% ”Credo che coloro che non sono andati a votare hanno voluto dimostrare il disgusto e la disaffezione a una politica che non risponde ai problemi delle persone, ma che risponde invece alle logiche degli amici degli amici. Se andranno a votare probabilmente daranno con il loro voto un segnale verso la direzione di rinascita”. Lo ha detto, a ‘Radio Anch’Io’, Ignazio Marino. ”Sento la responsabilità di parlare con le tante romane e i tanti romani che vogliono uscire da questi anni di palude”.
Da parte sua, il sindaco Alemanno, intervenuto ad ‘Agorà’, ha voluto precisare di non essersi ”sentito affatto abbandonato. Il problema è un altro, che ci misuriamo con un elettore su due che non è andato a votare”. Secondo il sindaco “il successo dell’astensionismo è stato molto superiore a quello che credevamo – ha continuato – c’è stato un tipo di astensionismo a Roma legato anche alle condizioni ambientali della città e al derby che ha distratto i cittadini”. Ma per Alemanno la “sinistra non si deve neanche illudere troppo perché il ballottaggio è un’altra storia”. E, ha concluso, “ovviamente ci credo”.
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