Inchiesta trans, Marrazzo davanti ai giudici: “In via Gradoli il piu’ grande errore della mia vita. Del video mi ha informato Berlusconi”
L’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo ha rievocato oggi davanti al Tribunale di Roma i fatti che quattro anni fa lo hanno visto protagonista, in via Gradoli, di un incontro con il trans Natalì. Per questa vicenda Marrazzo, ascoltato come parte civile e testimone, rispondendo alle domande dei pubblici ministeri Rodolfo Sabelli e Edoardo De Santis, ha detto: “Mi sono separato da mia moglie, ho lasciato l’incarico di governatore del Lazio… era giusto fare così. Ora sono tornato ‘a non fare il mio lavoro’ presso la Rai”.
Ricordando i fatti Marrazzo (“in via Gradoli il più grande errore della mia vita”) ha sottolineato come i quattro anni trascorsi dopo la vicenda, sono stati per lui molto difficili perché il suo ‘errore’ ha colpito la famiglia, la sua dignità personale e professionale. Questi fatti, ha ricordato ancora Marrazzo, “mi hanno provocato dolore determinato anche da una campagna mediatica per me aggressiva e diffamatoria. Alla pubblica opinione su di me sono state fornite notizie non corrispondenti al vero”.
”Dell’esistenza di un video che riprendeva quanto accadeva fui informato qualche settimana dopo il fatto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - ha detto ancora Marrazzo -. Fu lui a telefonarmi. Mi sembra di ricordare che disse che il direttore di una rivista del gruppo Mondadori, Signorini, aveva visto un video che mi riguardava”.
L’ex governatore del Lazio ha aggiunto: ”Signorini aveva visto un video che mi riguardava e che però secondo lui era inutilizzabile perché non si capiva bene che cosa riprendesse. Berlusconi aggiunse che questo filmato lo aveva anche un’agenzia di Milano. Ricordo che mi diede il numero telefonico e che parlai con una donna. Mi confermò d’avere quel filmato. Io dissi che avrei mandato qualcuno di mia fiducia per vederlo. Ma poi dopo qualche tempo mi richiamò Berlusconi per informarmi che il video era stato sequestrato dai Ros. Quando fui sentito in Procura ebbi modo di vedere quel video, forse era stato girato in modo farraginoso e si era anche tentato di fare un montaggio. Oggi ripensando a questa storia e al comportamento dei carabinieri che mi impedirono di lasciare la casa di Natali penso che l’abbiano fatto perché stavano girando il video”.
Marrazzo, parlando delle sue frequentazioni con i trans, ha dichiarato che negli anni passati ebbe con questi personaggi sporadici incontri ma non più di cinque e che qualche volta si era fatto uso di cocaina. “Ma non ero io a portare la sostanza stupefacente come non è vero che abbia usato l’auto di servizio per questo tipo di incontri o che abbia portato trans negli uffici della Regione”, ha detto.
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