Roma Pride, una folla colorata ha invaso i Fori Imperiali. Chiusa la polemica col sindaco Marino. Il maxi raduno delle Harley
Dopo gli harleysti è toccato agli attivisti Lgbt invadere le strade della Capitale dove ha sfilato il corteo del Roma Pride 2013, partito da piazza della Repubblica. “Siamo 150 mila, una folla che non si riesce a vedere” è stato annunciato dall’autobus dell’organizzazione. La folla ha invaso i Fori Imperiali fino ad affluire nel luogo di concentrazione finale, in piazza Madonna di Loreto, al ritmo della musica techno e con balli lungo tutto il percorso della manifestazione.
“La polemica con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è chiusa, adesso lavoriamo insieme a provvedimenti concreti” dice all’Adnkronos Andrea Maccarrone, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e organizzatore, insieme alle altre realtà Lgbt, del Roma Pride di quest’anno.
Maccarrone, che si riferisce alla “forte delusione” degli attivisti Lgbt per la mancata presenza del sindaco alla kermesse romana di oggi, sottolinea che “un suo intervento, la sua presenza soprattutto, poteva servire a dare una svolta rispetto al recente passato”. Pace fatta, dunque, tra organizzazioni che lottano per i diritti degli omosessuali e la nuova amministrazione romana. Ma “l’amministrazione ricordi – rimarca Maccarrone – che può fare molto per i diritti degli omosessuali, trattandosi dell’istituzione più vicina ai cittadini. Ad esempio il registro delle unioni civili, la cui proposta pende da tempo in consiglio comunale, interventi nella scuola, formazione ai dipendenti comunali, contrasto al bullismo, prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmesse”. Il sindaco Marino, dopo le polemiche sulla sua mancata presenza alla manifestazione, ha inviato un messaggio agli organizzatori del Roma Pride. “Odio e discriminazione non possono avere diritto di cittadinanza in questa che non è solo la Capitale dell’Italia ma è la culla della civiltà ”si legge in uno dei passaggi. Il primo cittadino sottolinea che “Roma deve diventare la capitale dell’accoglienza e dell’uguaglianza in cui nessuno possa mai più sentirsi offeso, né marginalizzato, e dove la cultura del rispetto rappresenti un valore non negoziabile”.
“Pur non potendo essere presente personalmente – scrive il sindaco – mi preme salutare ed esprimere la mia sincera vicinanza a tutti voi che oggi sfilerete per le strade della Capitale. Troppe volte negli ultimi anni la città di Roma è stata teatro di aggressioni omofobe e di altri gravissimi episodi di discriminazione: fenomeni inaccettabili che una comunità forte e unita deve saper respingere con decisione, a cominciare dalle sue istituzioni. Per questo – conclude Marino – voglio ribadire da sindaco il mio impegno affinché a Roma i diritti di tutti siano garantiti e sradicata ogni forma di intolleranza”. Il sindaco di Roma è intervenuto anche in un video sulla propria pagina ufficiale di Facebook. “Con il mio cuore – commenta – con il mio pensiero sono lì con voi, al Gay Pride della capitale d’Italia. Dobbiamo tutti insieme sottolineare che i diritti delle persone sono qualcosa che non può essere negoziato. Non c’è bisogno di diritti speciali per qualcuno, ma degli stessi diritti per tutti. E su questo da oggi c’è il mio impegno come sindaco della Capitale d’Italia. Buon Roma Pride a tutti e a tutte!”.
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