• Home »
  • Sport »
  • L’Italia battuta (4-2) dal Brasile ma non mortificata. Prandelli ottimista sulla squadra. Migliora anche la condizione atletica

L’Italia battuta (4-2) dal Brasile ma non mortificata. Prandelli ottimista sulla squadra. Migliora anche la condizione atletica

By On giugno 23, 2013 0 Comment

La vittoria puo’ attendere. In un clima infernale, per gli incidenti fuori dallo stadio, l’Italia è uscita battuta ma non mortificata dalla sfida con il Brasile (4-2). Prandelli aspettava risposte dopo la controversa partita con il Giappone e, paradossalmente, le indicazioni sono addirittura migliori rispetto alla partita vinta mercoledì notte contro Zaccheroni. Già, abbiamo battuto il Giappone, faticando però in maniera terribile e – diciamolo francamente -non meritando. Stavolta invece l’Italia è stata sempre presente dentro la partita e pur costretta a fare contemporaneamente a meno di Pirlo e De Rossi ha tenuto per larghi tratti in mano il gioco. E’ cresciuta anche la condizione atletica o, più semplicemente, la squadra ha corso meglio, mantenendo le distanze. Il secondo tempo, soprattutto, è stato di altissimo profilo.

Questa l’indicazione complessiva di una partita che ha però dato anche un ‘suggerimento’ dal punto di vista individuale. Diciamo così: tra i giocatori italiani che sicuramente troverebbero posto anche nel Brasile di oggi, e non sembri un’esagerazione, c’è il giovanissimo De Sciglio. Sì, ci sono alcuni azzurri che farebbero la loro bellissima figura nella squadra di Scolari e tra questi sicuramente il difensore esterno del Milan, che ha vinto il confronto diretto con Marcelo, uno che già conosce il calcio ad altissimi livelli ed è sicuramente uno dei migliori interpreti del ruolo. Ma almeno in questa occasione, ed è un complimento speciale, De Sciglio è stato superiore. Marcelo

ha sofferto tutta la partita sulla sua fascia e prima di scoprirsi coprotagonista in occasione del quarto gol è stato spesso preso d’infilata dai nostri giocatori. Non a caso, probabilmente, il gioco italiano pendeva sulla destra, dalla parte di Marcelo, non a caso da quella parte è nato il gol di Giaccherini. De Sciglio, invece, è stato padrone assoluto della fascia, dove ha vinto anche i contrasti più fisici con Hulk, uno che spalla a spalla offre la sensazione di poter mettere chiunque al tappeto. Insomma l’Italia esce a testa alta dalla sfida, e con la prospettiva di dover probabilmente affrontare in semifinale la Spagna, con De Sciglio che esce superbo e caricato dal confronto con uno dei migliori esterni sinistri del mondo. E se quest’Italia ha un presente indiscutibile non c’è dubbio che De Sciglio abbia anche un futuro formidabile. Chissà che Paolo Maldini, ammirandolo in Tv, non abbia davvero pensato di aver visto il suo degnissimo erede.

(22 giugno 2013)

 

TOPICS