Una commissione per riformare lo Ior, Papa Francesco accelera i tempi dopo i molti scandali della banca vaticana
Il Papa accelera sulla riforma dello Ior, la banca vaticana al centro nel passato di molti scandali finanziari. Francesco ha nominato una commissione referentesull’attività dell’Istituto per le opere di religione.con l’obiettivo di una ”migliore armonizzazione” dello Ior ”con la missione della Chiesa”. Non è un vero e proprio commissariamento della ‘banca vaticana’ ma, come ha spiegato Padre Federico Lombardi, ”la commissione avrà un ampio mandato”. Cinque i membri che vanno a far parte della commissione: quattro sono sacerdoti e c’è anche una laica. Si tratta del cardinale Raffaele Farina, gia’ prefetto della biblioteca apostolica; ci saranno poi il card. Jean Louis Tauran e mons. Juan Ignacio De Chinchetru con funzioni di coordinatore. Segretario sara’ mons. Peter Bryan Wells. Altro membro della commissione sara’ Mary Ann Glendon, che e’ anche presidente dell’Accademia delle Scienze Sociali. La decisione di istituire la Pontificia Commissione referente, come ha spiegato padre Federico Lombardi, “è sorta dal desiderio del Papa diconoscere meglio la posizione giuridica e le attività dell’Istituto per consentire una migliore armonizzazione del medesimo con la missione della Chiesa universale e della Sede apostolica nel contesto piu’ generale delle riforme che sia opportuno realizzare da parte delle istituzioni che danno ausilio alla Sede apostolica”. La commissione fornirà, dunque, tutte le informazioni al Papa in vista di una riforma dell’Istituto per le opere di religione. Nove i punti cardine della commissione, come vengono riassunti dal direttore della Sala stampa vaticana. Le disposizioni prevedono “un presidente che ne è legale rappresentante, un coordinatore che ha poteri ordinari di delegato e agisce nel nome e per conto della Commissione nella raccolta di documenti, dati e informazioni necessari, nonché un segretario che coadiuva i membri e costituisce gli atti”.
Il governo dell’Istituto continuerà a operare così come stabilito dal documento del Papa due giorni fa “salvo ogni nostra diversa disposizione”. La commissione, inoltre “si serve della sollecita collaborazione degli organi dell’Istituto nonche’ del suo intero personale. Inoltre, i superiori, i membri e gli officiali dei dicasteri della Curia Romana e gli altri enti a essa collegati, nonche’ dello Stato della Citta’ del Vaticano, collaborano al pari con la Commissione”. A sua volta la Commissione “si serve anche della collaborazione di altri soggetti, spontaneamente o su richiesta” e informera’ delle proprie attivita’ nel corso dei lavori. Quindi la Commissione dei cinque ‘osservatori’ consegnera’ “gli esiti del lavoro, nonche’ l’intero suo archivio, in modo tempestivo alla conclusione dei lavori”. Operativa da subito si scioglierà a lavori terminati. Quanto ai tempi di raccolta, padre Lombardi ha spiegato che i primi contributi si possono “ragionevolmente prevedere ad ottobre” quando il Papa sara’ affiancato dagli otto cardinali consiglieri.
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