Yves Montand voce toscana in Francia
Novant’anni fa nasceva a Monsummano Terme vicino Pistoia lo chansonnier e attore Yves Montand che a causa del fascismo fu costretto a scappare in Francia dividendo la sua vita tra palcoscenico e amori celebri: Edith Piaf e Marilyn Monroe, tra le altre. La famiglia Livi, Ivo, due fratelli maggiori e i genitori Giovanni e Giuseppina, entrambi attivisti socialisti, dopo l’avvento del fascismo, nel 1923, dovette emigrare appunto in Francia, a Marsiglia e il futuro cantante e attore divenne un cittadino naturalizzato francese. Da Marsiglia lui si trasferì poi a Parigi dove iniziò la sua carriera artistica e prese lo pseudonimo di Yves Montand che, si racconta, derivi dalla francesizzazione del nome italiano e, quanto al cognome, dal richiamo che la madre gli lanciava per faro rientrare in casa dal cortile, ovvero ‘Ivo, monta!’.
Nel 1946 Montand debuttò come attore in ‘Mentre Parigi dorme’, diretto da Marcel Carné. Joseph Kosma compose la celeberrima ‘Les feuilles mortes’, su parole di Jacques Pre’vert, per la colonna sonora del film. Il brano venne portato al successo mondiale proprio da Montand. Proprio intorno alla metà degli anni quaranta Montand visse un’intensa relazione con Edith Piaf che lo aiutò a entrare nel mondo della canzone, creando i presupposti per il suo passaggio al cinema.
Dopo altri amori, Montand sposò nel 1951 l’attrice francese Simone Signoret, sua coetanea. Nel 1953 Montand interpretò il protagonista del capolavoro di Henri-Georges Clouzot ‘Le salair de la peur’ (Vite vendute). Nel 1960 lo sbarco a Hollywood: Montand lavorò negli Stati Uniti interpretando ‘Let’s Make Love’ (Facciamo l’amore) di George Cukor, a fianco di Marilyn Monroe. Il film non ebbe successo né fra il pubblico néfra la critica ma assurse ai vertici del gossip internazionale per la relazione che Montand intrecciò con la Monroe, all’epoca sposata con il drammaturgo Arthur Miller.
La carriera cinematografica di Montand proseguì fra produzioni non particolarmente rilevanti fino alla seconda metà degli anni sessanta: in quel periodo, di forte impegno politico e sociale, partecipò a film di rilievo, come ‘La guerre est finie’ (La guerra è finita) di Alain Resnais (1966), Iniziò poi il fertile sodalizio regista greco Costantin Costa-Gavras che lo diresse in ‘Z’ (Z – L’orgia del potere) nel 1969, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero, ‘L’aveu’ (La confessione) nel 1970, ‘Etat de siège’ (L’Amerikano) nel 1973, e ‘Clair de femme’ (Chiaro di donna’) nel 1979. E’ del 1970 la partecipazione al capolavoro noir di Jean-Pierre Melville ‘Le cercle rouge’ (I senza nome), nel ruolo di un ex-poliziotto alcolizzato che si da alle rapine. Seguiranno numerose altre interpretazioni, come in ‘Tout va bien’ (Crepa padrone, tutto va bene) (Tout va bien) (1972) di Jean-Luc Godard (1972), in ‘Vincent, François, Paul… et les autres’ (Tre amici, le mogli e, affettuosamente, le altre) di Claude Sautet (1974), nel poliziesco ‘Police Python 357′ di Alain Corneau (1976). L’ultimo fotogramma della sua carriera d’attore venne impressionato nel 1991, anno della sua morte, con ‘IP5 l’ile aux pachydermes’ (IP5 – L’isola dei pachidermi), per la regia di Jean-Jacques Beineix.
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