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Processo Concordia, Schettino chiede il patteggiamento a 3 anni e 5 mesi. Parte civile la ballerina moldava Domnica che era con lui in plancia

Sono entrambi in aula, al Teatro Moderno di Grosseto trasformato in aula di Tribunale per il processo sul naufragio della Costa Concordia, l’ex comandante Francesco Schettino e Domnica Cemortan, la ballerina moldava che la sera del naufragio era nella sala di comando insieme allo stesso Schettino e ad altri ufficiali. L’ex comandante è imputato con le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono di nave, mentre Cemortan non è indagata e anzi si è costituita parte civile. ”Chiederemo il patteggiamento a tre anni e cinque mesi”, ha annunciato prima del processo l’avvocato Donato Laino, del collegio difensivo di Schettino.

La precedente richiesta di patteggiamento presentata dai difensori di Schettino era stata respinta a maggio dal gup di Grosseto, mentre era stata concessa agli altri cinque imputati nel prodimento: gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, l’hotel director Manrico Giampedroni e il direttore dell’unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini. Durante una pausa, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su tempi e modalità di rimozione del relitto, l’ex comandante ha detto: ”E’ strano che la mia nave, la Costa Concordia, sia ancora lì, non saprei…”. E ha aggiunto: ”Sì, la Concordia era la mia nave”. Ai cronisti che gli domandavano se fosse mai più tornato al Giglio da quel giorno, Schettino non ha risposto ed è tornato in aula.