Corruzione a Roma, manette a un giudice del Tar e altri sette tra avvocati e funzionari. Indagati due alti ufficiali della Marina
Sette persone sono state arrestate, tra le quali anche un giudice del Tar del Lazio, dai Carabinieri del Noe su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Le accuse sarebbero corruzione in atti giudiziari.
Il giudice del Tar del Lazio finito in manette e’ Franco Angelo Maria De Bernardi. Delle sette persone arrestate, 4 sono ai domiciliari, mentre tre in carcere. Oltre al giudice ci sono anche l’avvocato amministrativista Matilde De Paola, l’uomo d’affari Giorgio Cerruti e l’ex presidente della banca Popolare di Spoleto, Giovannino Antonini. L’indagine e’ seguita dal pubblico ministero Stefano Pesci.
I provvedimenti sono stati firmati dal gip Maria Paola Tommaselli che contesta tra l’altro al giudice De Bernardi d’avere, in cambio di denaro, indirizzato all’avvocato De Paola persone che avevano pendenze davanti al Tribunale amministrativo. Il giudice De Bernardi nel maggio scorso era stato coinvolto insieme con altre 34 persone in un’inchiesta giudiziaria in corso a Palermo nella quale sono stati ipotizzati i reati di riciclaggio e abusiva attività finanziaria.
Nell’inchiesta sono indagati per corruzione due alti ufficiali della Marina Militare, sono gli ammiragli Marcantonio Trevisani e Luciano Callini. Il giudice del Tar De Bernardi e l’avvocato De Paola secondo gli investigatori si sono occupati di due ricorsi presentati dai due ufficiali al Tar. Ricorsi dei quali si sono occupati il giudice e l’avvocato. Al primo sarebbe stata data una somma di denaro tramite la sua compagna Mandija Evis, che aveva rilasciato fattura. Secondo quanto emerso dall’inchiesta “il giudice si è occupato dei ricorsi nella fase di studio e predisposizione del ricorso ma non sarebbe intervenuto nella fase decisionale”. Nell’ordinanza poi si fa riferimento ad un’altra intercettazione telefonica riguardante l’avvocato De Paola. Questa “oltre ad illustrare la natura dei suoi rapporti con De Bernardi indica i diversi compensi richiesti per i procedimenti trattati indicando anche le modalità di versamento degli stessi”.
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