Pasticcio Kazako, Bonino batte un colpo: “Ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire”
Sulla vicenda dell’espulsione dall’Italia di Alma Shalabayeva “ritengo che ci siano ancora punti oscuri che altre istituzioni devono chiarire”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino, al suo arrivo alla riunione dei colleghi dell’Ue.
A chi domanda se l’espulsione dell’ambasciatore kazako Andrian Yemelesson sia un’opzione, il ministro ha replicato. “La mia prima preoccupazione e’ non indebolire per reazione o controreazione la nostra presenza ad Astana”. Al suo arrivo a Bruxelles per la riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue, la Bonino ha ribadito come la sua “prima preoccupazione sia di difendere questa signora”, il suo e’ un caso che “seguo in solitario e con grande attivita’ dal primo giugno, di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare”.
Ancora, la titolare della Farnesina ha escluso che i colleghi dei Ventisette gliene chiederanno conto. “Non credo” che vorranno informazioni, ha sottolineato, “perche’ da questo punto di vista avevamo avvertito sia la presidenza lituana dell’Ue, l’unica che maniene un ufficio ad Almaty, mentre tutte le ambasciate sono ad Astana, che mi ha garantito tutto l’aiuto a tutela e monitoraggio della situazione della signora, sia la Commissione europea”, mentre all’Onu “a Ginevra e’ stato mandato il 10 luglio il rapporto del capo della polizia”.
E del caso, ha ricordato la Bonino, “ho avuto anche occasione di parlarne nella riunione a Maiorca (del Gruppo di riflessione sul futuro dell’Europa, ndr) con tutta una serie di ministri”. Per cui, ha concluso il ministro, “credo che la questione della difesa della protezione della signora, che e’ stata la mia preoccupazione dal primo giugno e che si e’ manifestata in diversi incontri con gli avvocati, nell’essere andati a visitare la signora due volte, raccogliendo la firma per procura per fare l’esposto, non sara’ sollevata”.
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