Le sfide impossibili di Letta: via libera al Ddl per eliminare le Province ma tocca al Parlamento abolire gli enti. Una lunga strada tutta in salita
Via libera in Consiglio dei ministri al ddl di riordino degli enti locali che punta a svuotare le Province e a ridefinire Unioni dei Comuni e citta’ metropolitane. Il testo e’ stato approvato in prima lettura. Ora dovra’ passare all’esame della Conferenza Unificata per poi tornare in consiglio dei ministri per il via libera definitivo.
Il Consiglio dei ministri ha approvato un ddl per gestire la fase transitoria che si apre in vista dell’eliminazione delle province, ha annunciato il presidente del Consiglio Enrico Letta nella conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Cdm. Si tratta di evitare “vuoti di potere” e assicurare “la funzionalita’” nella transizione.
Il ddl sul riordino delle Province ha “l’obiettivo di sistemare e gestire la transizione in attesa che il Parlamento approvi il provvedimento di abolizione degli enti”, ha spiegato Letta. “Il percorso di riforma costituzionale e’ complesso e prende tempo, nel frattempo ci sono alcuni avvenimenti in corso che hanno bisogno di essere gestiti, quindi abbiamo approvato lo ‘Svuotapoteri’ delle Province”, afferma il premier. Protesta però il presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Antonio Saitta, secondo cui “questo ddl e’ incostituzionale perche’ le Province hanno funzioni amministrative e non possono essere svuotate di queste funzioni”. Il disegno di legge, ha continuato, “e’ la resa del governo ai grandi burocrati che non vogliono essere toccati. Vince la burocrazia e il governo si arrende”.
Il premier Letta ha annunciato anche un disegno di legge delega per la riforma del Codice della strada, contenente un meccanismo “di premi per i comportamenti virtuosi e di sanzioni per quelli recidivi e non virtuosi”. Secondo quanto detto dal premier, ci saranno misure specifiche a tutela dei ciclisti e una nuova normativa per le cosiddette ‘macchinine’ in modo da integrarle nel sistema della patente a punti.
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