Il sindaco di Monteforte: “Uno strazio infinito c’e chi ha perso l’intera famiglia”
“E’ uno strazio infinito, indescrivibile”. Lo dice all’Adnkronos Antonio De Stefano, sindaco di Monteforte, dopo la tragedia in Irpinia. “Si sta procedendo al riconoscimento delle salme - continua il primo cittadino del Comune in provincia di Avellino – La maggior parte delle vittime sono state identificate dai parenti arrivati già dalle prime ore dell’alba. Ma qualcuno è irriconoscibile e quindi ci vuole più tempo. E’ una situazione terribile. C’è gente che ha perso l’intera famiglia”.
“Una tragedia, c’è tanto dolore. Sono qui per pregare per le vittime e dare sostegno ai loro famigliari”, dichiara all’Adnkronos don Antonio Testa, parroco di Monteforte Irpino, il paese a pochi chilometri da Avellino dove è stata allestita la camera ardente per 35 delle 38 vittime della tragedia. “Ho lasciato sulle bare delle vittime una rosa”, racconta il parroco aggiungendo che “molte delle famiglie mi hanno detto non doveva accadere”. Quando parla dei parenti delle vittime che sono venuti per il riconoscimento, don Testa descrive scene “da pelle d’oca, per la disperazione: i corpi di molte vittime erano irriconoscibili”
Dalle 21 di ieri sera, prima sul luogo dell’incidente e poi nella scuola, è sul posto il vicesindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano, che parla di una comunità totalmente impegnata nell’accoglienza dei parenti delle vittime: “Abbiamo tanti volontari e ancora adesso c’è chi mi chiama mettendosi a disposizione per aiutare”, racconta all’Adnkronos. Lo scenario che descrive è raccapricciante: “credevo si vedesse solo nei film. Invece purtroppo è una realtà che è toccata alla nostra comunità. Non sono persone del nostro paese, ma quanto accaduto ci ha colpito tutti e sentiamo la tragedia come nostra”.
Mentre il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia annuncia che i funerali delle vittime (molte erano originarie di Pozzuoli) si terranno domani alle 10 al Palazzetto dello Sport di Monterusciello, a Pozzuoli. Ho parlato già con il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella -spiega il primo cittadino- è una tragedia, sul tardo pomeriggio contiamo di portare a Pozzuoli le bare dei nostri concittadini morti nell’incidente”. Pozzuoli ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. Anche per il vescovo Pascarella l’incidente non può che essere definito una tragedia. “Oggi è giornata di silenzio e di preghiera profonda. Stiamo vicini alle famiglie delle vittime. Ci sono i volti affranti dei famigliari delle vittime -racconta commosso il vescovo- valgono più delle nostre parole. E’ il momento di stringerci tutti insieme”.
Il sindaco di Avellino Paolo Foti definisce l’incidente una “tragedia assurda e incredibile”. Dopo poche ore già sul luogo dell’incidente, il sindaco racconta all’Adnkronos che “i soccorsi sono stati svolti in condizioni difficili e di grande precarietà ma con grande professionalità: è stato messo in sicurezza il guardrail mentre sotto iniziava la conta dei morti”. ”E’ un brutto colpo per tutta l’Irpinia – aggiunge Foti- ho visto grande trasporto anche da parte dei soccorsi. Davanti a cose come queste, c’è poco da commentare. Una cosa assurda, una tragedia incredibile”.
In molti hanno puntato l’indice sul tratto di strada teatro della tragedia: “E’ una discesa ripida – spiega Foti – e si è verificato qualche incidente. Non siamo ancora in condizione di conoscere la dinamica perfettamente, ma anche dalle testimonianze dei passeggeri di un’auto che stava sorpassando il pullman sembra che sia scoppiato uno pneumatico. Sembra quindi si tratti di una fatalità imprevedibile e le cause dell’incidente non sembra debbano ricondursi all’eccesso di velocità. Mi sento di escludere – aggiunge – che ci possa essere stata superficialità da parte dell’autista”.
La notizia della tragedia di Monteforte Irpino è giunta nella tarda serata di ieri a Telese Terme, la località dalla quale era partito il pullman diretto a Napoli. “Ancora adesso siamo frastornati”, racconta all’Adnkronos il sindaco di Telese, Pasquale Carofano. In molti, nella comitiva che affollava il pullman caduto nella scarpata tra Monteforte Irpino e Baiano, erano soliti alloggiare al Grand Hotel Telese ed erano conosciuti nel piccolo comune in provincia di Benevento.
“Viviamo tutti questa giornata con molta sofferenza – spiega il sindaco – ci stiamo organizzando per andare lì sul posto e portare la solidarietà dell’amministrazione comunale di Telese. Una notizia del genere lascia senza parole, davvero sgomenti”.
“E’ una cosa atroce”, ripete più volte Michele Montagna, direttore del Grand hotel Telese Terme, dove alloggiava il gruppo di persone rimasto coinvolto nell’incidente. “Li ricordo tutti – afferma Montagna all’Adnkronos – un gruppo di famiglie semplici che, probabilmente, si era concesso un fine settimana facendo dei sacrifici. Una coppia faceva l’anniversario di matrimonio e quindi gli abbiamo dato una suite e mandato in stanza una torta per festeggiare. Cerchiamo sempre di avere un rapporto diretto con i nostri clienti”.
“Ma quello che più mi stravolge – continua commosso – è il ricordo di tutti quei bambini”. Dell’autista, il direttore dice: “Un ragazzo di 40 anni, una persona normale. Prima che le persone salissero sul pullman si preoccupava di accendere l’aria condizionata, soprattutto per evitare il disagio dei più anziani”. Erano 48 le persone registrate, “partite dall’hotel alle 16.30 di ieri”, Da allora, dice Montagna “non sono riuscito nemmeno a cambiarmi gli abiti”. E stravolto afferma: “Non dovrebbe succedere una cosa del genere, è atroce. Spero che riescano a venirne a capo e a capire come è successo”.
Il sindaco di Bacoli Ermanno Schiano ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sulla facciata del Municipio in segno di lutto per le vittime del grave incidente stradale in Irpinia, costato la vita a decine di persone. “E’ dai tempi dell’ultima guerra che non si assisteva nei Campi Flegrei ad una tragedia di così ampia portata. A nome di tutta la comunità di Bacoli – dichiara Schiano – esprimo il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime di questa immane tragedia”.
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