Bimba morta al policlinico di Tor Vergata: sospeso un anestesista. Smentita l’ipotesi del catetere sbagliato
Sospeso un anestesista dalla direzione generale del Policlinico Tor Vergata di Roma. A quanto apprende l’Adnkronos Salute “è un professionista esperto. Non è un medico alle prime armi”. E’ stata smentita l’ipotesi inizialmente formulata dell’uso di un catetere da adulti perché quello pediatrico era finito.
Oggi pomeriggio, in attesa di ulteriori accertamenti, il direttore generale del Policlinico, Enrico Bollero, ha firmato un primo provvedimento di sospensione cautelare, indirizzato all’anestesista coinvolto nell’intervento a seguito del quale si è registrato nei giorni scorsi il decesso della bambina di due anni e mezzo ricoverata in attesa di trapianto di midollo. La relazione del Direttore sanitario aziendale, sulla base della quale è stato adottato il provvedimento, è stata redatta dall’analisi della documentazione sanitaria, dalle relazioni scritte pervenute e dalle risultanze di colloqui con il personale medico, infermieristico e tecnico coinvolto a vario titolo intervenuto.
E’ stata inoltre formalmente insediata – riferisce una nota del Policlinico – come annunciato, la Commissione di qualificati e riconosciuti professionisti esterni al Policlinico, sempre in linea con la trasparenza che ha contraddistinto tutte le azioni fin qui intraprese dopo la tragica vicenda. Fanno parte della Commissione che dovrà stendere una dettagliata relazione medica sull’accaduto: Nicola Pirozzi, Capo Dipartimento Emergenza e Accettazione e ARC e Alessandro Inserra, primario di chirurgia generale e toracica dell’OBG, e Luigi Marsella, medico legale. “Con riferimento a quanto diversamente riportato da alcuni organi di stampa, emerge, invece dalla relazione sanitaria – precisa la direzione del Policlinico – che è stato posizionato un catetere pediatrico. Il direttore generale Bollero, rinnova ancora una volta i suoi sentimenti di vicinanza ai familiari, e ribadisce che sarà fatta piena luce sull’accaduto con massima trasparenza e rigore e che, se saranno ravvisate mancanze o errori da parte dei sanitari, saranno inderogabilmente puniti i responsabili”.
Non ci sono ancora indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma. Il magistrato che ha disposto il sequestro del catetere venoso ha affidato ai carabinieri del Nas che partecipano all’inchiesta una serie di verifiche e di controlli disponendo anche accertamenti sul catetere venoso. Sempre i Nas stanno completando l’identificazione dei medici e degli infermieri e di chiunque abbia partecipato all’intervento sulla bambina. Il fascicolo per il momento è rubricato contro ignoti e il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Per il momento il pubblico ministero Pantaleo Polifemo al quale è affidata l’inchiesta è fuori Roma e gli atti urgenti dell’indagine sono stati disposti dal pubblico ministero Maria Bice Barborini.
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