Berlusconi,16 minuti contro tutti: “Democrazia dimezzata, faro’ politica fuori dal Parlamento”
Magistratura, fisco e sinistra. Berlusconi torna a puntare il dito contro i giudici, contro la pressione fiscale “che uccide le aziende”, e contro la sinistra, “comunisti che non sono mai cambiati”. E poi la promessa di restare in campo, anche “fuori dal Parlamento”, dando vita alla nuova Forza Italia, che è “l’ultima chiamata prima della catastrofe”. Nel suo messaggio diffuso poco dopo le 18 di dai principali canali televisivi (I passaggi salienti del videomessaggio /GUARDA) il Cavaliere parla per poco meno di 16 minuti, partendo dalla “magistratura politicizzata che, unica tra le magistrature dei Paesi civili, gode di una totale irresponsabilità, di una totale immunità”.
“Questa magistratura –dice il leader del Pdl-, per la prevalenza acquisita da un suo settore, Magistratura democratica, si è trasformata da ordine dello Stato, costituito da impiegati pubblici non eletti, in un contropotere in grado di condizionare il potere legislativo ed il potere esecutivo e si è data come missione quella, è una loro dichiarazione, di realizzare la via giudiziaria al socialismo”. “Fino ad oggi -continua il Cavaliere, con chiaro riferimento alla sentenza definitiva sulla vicenda Mondadori che riconosce un risarcimento a Carlo De Benedetti – mi sono stati rovesciati addosso, incredibilmente, senza alcun fondamento nella realtà, 50 processi che hanno infangato la mia immagine, mi hanno tolto tanto tempo, serenità e ingenti risorse economiche. Hanno frugato ignobilmente, morbosamente nel mio privato, hanno messo a rischio le mie aziende senza alcun riguardo per le migliaia di persone serie e oneste che vi lavorano, hanno aggredito il mio patrimonio con una sentenza completamente infondata, che ha riconosciuto a un molto noto sostenitore della sinistra una somma cinque volte superiore al valore delle mie quote”.
“Io non ho commesso alcun reato, io non sono colpevole di alcunchè, io sono innocente, io sono assolutamente innocente”, continua il leader azzurro: Sfidando la realtà, sfidando il ridicolo, sono riusciti a condannarmi a quattro anni di carcere, soprattutto all’interdizione dai pubblici uffici -aggiunge l’ex premier- per una presunta ma inesistente evasione dello zero virgola rispetto ai dieci miliardi di euro, quasi ventimila miliardi di vecchie lire, versati allo Stato dal ’94 ad oggi dal gruppo che ho fondato”. “Per arrivare a condannarmi si sono assicurati la maggioranza nei collegi che mi hanno giudicato, si sono inventati un nuovo reato, quello di ideatore di un sistema di frode fiscale, senza nessuna prova, calpestando ogni mio diritto alla difesa, sottraendomi da ultimo, con un ben costruito espediente, al mio giudice naturale, cioè ad una delle sezioni ordinarie della Cassazione, che mi avevano già ascoltato due volte su fatti analoghi, negando ‘l’esistenza, in capo a Silvio Berlusconi, di reali poteri gestori della società Mediaset”.
Poi la sinistra, fatta da comunisti che non sono mai cambiati: ”Con la sinistra al potere il programma sarebbe come sempre altre tasse, un’imposta patrimoniale sui nostri risparmi, un costo più elevato dello Stato e di tutti i servizi pubblici. I nostri ministri hanno già messo a punto le nostre proposte per un vero rilancio dell’economia, che saranno principalmente volte a fermare il bombardamento fiscale che sta mettendo in ginocchio le nostre famiglie e le nostre imprese”. Berlusconi si rivolge più volte al suo elettorato: ”So bene quanto sia forte e motivata la vostra sfiducia, la vostra nausea verso la politica, verso ‘questa’ politica fatta di scandali, di liti in tv, di una inconcludenza e di un qualunquismo senza contenuti: una politica che sembra un mondo a parte, di profittatori e di mestieranti drammaticamente lontani dalla vita reale”. E’ arrivato quindi davvero il momento di svegliarci, di preoccuparci, di ribellarci, di indignarci, di reagire, di farci sentire”, è il monito dell’ex premier. Ma Berlusconi non intende gettare la spugna: ”Credo che la cosa migliore da fare sia quella di riprendere in mano la bandiera di Forza Italia, perché non è un partito ma è un’idea, un progetto che unisce tutti. Forza Italia è l’ultima chiamata prima della catastrofe” ”Sarò sempre con voi, decaduto o no -conclude il leader del Pdl-. Si può far politica anche senza essere in Parlamento non è il seggio che fa un leader ma è il consenso popolare quello che non mi è mai mancato e sono sicuro che non mi mancherà nemmeno in futuro”.
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