Grillo e Casaleggio no ad alcun accordo col Pd: “Andremo alle elezioni col Porcellum”. Ma 14 senatori grillini pronti a votare un governo di scopo
No ad accordi e nessuna fiducia. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in contatto continuo in queste ore, tracciano la linea del Movimento. E ribadiscono il loro no alla riforma del Porcellum “per evitare un super-Porcellum”. In sintesi, “no a fregature studiate apposta per metterci fuori gioco”. A quanto apprende l’Adnkronos, il leader e il guru del M5S non sono sorpresi dall’accelerazione della crisi di governo. “Vedrete, dureranno poco”, ripeteva Grillo ai suoi in questi giorni. Poi la mossa di Berlusconi e i ministri del Pdl che rassegnano in blocco le dimissioni. Ai vertici dei 5 Stelle c’e’ tuttavia la convinzione che non si tornera’ alle urne da qui a breve. Troveranno il modo per vivacchiare, si dicono convinti Grillo e Casaleggio, perche’ se tornassimo alle urne il M5S trionferebbe e loro non possono permettere che la presidenza del semestre europeo sia affidata ai 5 Stelle.
Intanto al Senato lunedi’ pomeriggio ci sara’ una riunione che si preannuncia di fuoco. Stando ai rumors, sarebbero infatti ben 14 i senatori grillini pronti a lasciarsi alle spalle il Movimento e appoggiare un governo di scopo. O ad aprire il dialogo con il Pd, tassativamente vietato dallo Statuto del Movimento. ”Assolutamente non siamo disposti a fare da stampella. Ragioneremo su quanto avvenuto, ma penso che a fronte dell’esperienza fallimentare di questi soggetti non si possa che tornare alle urne”, afferma il capogruppo al Senato, Nicola Morra. “Ora ci sarà sicuramente qualche smottamento – ipotizza Morra all’Adnkronos - Non credo riusciranno a fare un governo di scopo, piuttosto tenteranno un Letta bis per vivacchiere qualche altro mese. Sono curioso di vedere cosa succede il 4 ottobre, perché di certo la caduta del governo non pregiudica la possibilità di far lavorare Aula e giunta” per le elezioni sulladecadenza di Berlusconi.
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