• Home »
  • Evidenza »
  • Fassina ottimista: “Niente elezioni esiste una maggioranza alternativa. Epifani: “Legge stabilita’, Porcellum poi al voto”

Fassina ottimista: “Niente elezioni esiste una maggioranza alternativa. Epifani: “Legge stabilita’, Porcellum poi al voto”

 Le dimissioni dei ministri del Pdl “sono un’ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo”. E’ durissima la reazione del segretario del Pd Guglielmo Epifani all’annuncio delle dimissioni dei ministri del Pdl. Ma il viceministro dell’Economia Stefano Fassina guarda oltre: “Non si andrà ad elezioni perché troveremo una soluzione in Parlamento:sono sicuro che c’è una maggioranza in grado di evitarlo”, afferma l’esponente del Pd. “Noi dobbiamo approvare la legge di stabilità e la legge elettorale – prosegue Fassina – perché se non lo facciamo vuol dire fare del male molto seriamente all’Italia”. Anche Sel rilancia sulla maggioranza alternativa: “E’ possibile perché non possiamo andare a votare con questa legge elettorale – dice Gennaro Migliore – credo sia un dovere repubblicano”. Il capogruppo di Sel alla Camera punta il dito contro “l’azione di sfascio di Berlusconi che deve essere impedita” e invita a “liberare presto il Paese dal ricatto di Berlusconi”, alla domanda su chi possa essere composta una nuova maggioranza replica: “Da quelli che rispondono all’appello, per questo bisogna immediatamente avviare un’esplorazione. Noi siamo disponibili ma anche il M5S dovrà dire perché no a una maggioranza che abbia questo scopo… Siamo ottimisti che ci sia un’altra maggioranza”.Un’apertura verso la maggioranza alternativa arriva anche da Scelta civica che invita a unire le “forze migliori” in Parlamento. ”Altro che ricatto sull’Iva – afferma infatti il presidente dei senatori Gianluca Susta – le dimissione dei ministri del Pdl sono il ricatto di Berlusconi al Paese”. ”L’inevitabile crisi che ne consegue sia l’occasione per unire coloro che credono in un’Italia normale. Si uniscano tutti intorno a un programma che metta insieme rigore e sviluppo, che attui una vera riduzione del costo del lavoro per le imprese e i lavoratori, che guardi con attenzione a una vera riduzione della spesa pubblica, che ridia all’Italia un ruolo determinante in Europa, quel ruolo che i governi del Pdl hanno compromesso negli ultimi anni”, sottolinea.