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Scandalo datagate, la Nsa americana spiava anche l’Italia oltre alla Germania. Sotto controllo il cell di Angela Merkel

 ”La Nsa porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei,incluso quello italiano”. Lo ha detto all’Espresso Gleen Greenwald, il giornalista americano che custodisce i file di Edward Snowden, prima che esplodesse la tempesta diplomatica dei controlli sul cellulare della Cancelliera tedesca, Angela Merkel. E il settimanale nel numero in edicola domani anticipa che i documenti di Snowden ”contengono molte informazioni sul controllo delle comunicazioni italiane, destinate a essere rivelate nelle prossime settimane”.L’Italia non è stata soltanto nel mirino del sistema Prism creato dagli 007 statunitensi. Con un programma parallelo e convergente chiamato ‘Tempora’, anche l’intelligence britannica ha spiato i cavi di fibre ottiche che trasportano telefonate, mail e traffico Internet del nostro paese. Le informazioni rilevanti raccolte dal Gchq, ossia il Government Communications Head Quarter, venivano poi scambiate con l’Nsa americana. Ma dai file di Snowden risulta che la scrematura di questi dati segue criteri spregiudicati, che non riguardano solo la lotta al terrorismo. Gli inglesi infatti selezionavano telefonate e mail utili a individuare ”le intenzioni politiche dei governi stranieri”.

La Germania, intanto, convoca l’ambasciatore Usa dopo le notizie sul cellulare della Cancelliera Angela Merkel messo sotto controllo dagli Usa. Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle convocherà nel pomeriggio di oggi l’ambasciatore americano a Berlino, John B. Emerson, scrive il settimanale Spiegel Online, citando fonti del ministero degli Esteri. Nel corso dell’incontro”verrà illustrata chiaramente la posizione del governo federale”, ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri, interpellato dalla agenzia stampa tedesca dpa.

“Westerwelle lo incontrerà personalmente”, scrive ancora il settimanale citando le sue fonti. Anche questo un segnale, si legge ancora, di quanto seriamente venga presa la faccenda: solitamente, e cosi’ e’ stato il caso in occasione delle recenti proteste sulla questione siriana – sono altri diplomatici a rappresentare alla persona convocata la posizione del governo. Ma in questo caso sara’ lo stesso Westerwelle ad incontrare l’ambasciatore, giunto a Berlino appena a meta’ agosto.