Roma, ragazzo di 21 anni si uccide gettandosi dall’undicesimo piano. In una lettera: “Sono gay. Non mi trovo bene in un mondo in cui esiste l’omofobia”
Un ragazzo di 21 anni si è lanciato nella notte tra sabato e domenica dall’undicesimo piano dalla Pantanella, l’ex fabbrica di pasta di via Casilina a Roma. A quanto apprende l’Adnkronos, il giovane ha anche lasciato una lettera in cui dice di essere gay. Il messaggio è un atto d’accusa contro l’omofobia. Nella lettera il giovane non fa accuse specifiche ma spiega di non trovarsi bene in un mondo in cui esiste l’omofobia. La polizia sta facendo ulteriori accertamenti ma al momento non sembra avere corpo la pista di induzione al suicidio. ”Il suicidio del ragazzo di 21 anni a Roma è un altro fatto tragico – dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center -. Aspettiamo di avere maggiori informazioni, ma se come si apprende si tratta di un ragazzo gay, siamo di fronte ad un ennesimo caso. I suicidi o i tentativi di suicidio di giovani omosessuali sono un dato allarmante. Alla nostra linea verde Gay Help Line 800.713.713 riceviamo 20.000 contatti all’anno e dai dati in nostro possesso risulta che un omosessuale su dieci nella sua vita ha pensato al suicidio”. “E’ ora di dire basta. Le istituzioni diano una risposta urgente nella lotta all’omofobia e nell’allargare la sfera dei diritti gay”. ”Con profondo dolore e angoscia dobbiamo assistere all’ennesimo suicidio di ragazzo gay a Roma – dice Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia -, il terzo in un anno, che racconta come, nonostante il gran parlare di leggi, azioni, promesse, nulla di davvero sostanziale si fa per aiutare concretamente, soprattutto i giovani e giovanissimi omosessuali a vivere con serenità il proprio orientamento sessuale”.
Parla di “strage infinita” Franco Grillini, presidente Gaynet. “L’ennesimo suicidio di un omosessuale a Roma – denuncia Grillini – ci dice con chiarezza che nel nostro Paese la vita per moltissimi omosessuali è difficilissima e che nell’impossibilità di viversi in serenità, soprattutto i giovanissimi, decidono di farla finita”. “Non sappiamo cosa c’è scritto nella lettera d’addio e la prudenza e’ d’obbligo. Ma quel poco che è trapelato ci consente di dire ancora una volta che in Italia la politica è sorda e cieca e non riesce a promuovere con rapidità e decisione quei cambiamenti legislativi essenziali per imprimere una svolta alla vita di milioni di persone Lgbt”.
”Un altro suicidio di un ragazzo gay di 21 anni a Roma – scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Quello dell’omofobia è un dramma straziante a cui dobbiamo porre fine, lo dobbiamo a tutti i giovani e a tutte le famiglie perché è inaccettabile che simili drammi succedano ancora”.
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