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Roma, giallo Simona: la procura indaga per omicidio volontario. La ragazza di 28 anni trovata morta nel cortile di casa

E’ ancora un giallo la morte di Simona Riso, la 28enne, deceduta mercoledì scorso al San Giovanni di Roma, dopo essere stata trovata in stato di semincoscienza, riversa a terra nel cortile di casa sua. A quanto rilevato dall’autopsia sul corpo della giovane non ci sarebbe nessun segno compatibile con un tentativo di difesa. Un elemento che spinge gli investigatori a non sbilanciarsi ancora nelle ipotesi di indagine, dalla caduta accidentale, al suicidio, all’omicidio.

Sempre secondo l’esame autoptico la morte è dovuta a un trauma che ha compresso le costole e i polmoni e ha provocato una crisi respiratoria, compatibile quindi sia con una caduta che con un’aggressione. La giovane aveva anche una frattura del bacino e qualche altra escoriazione, mentre non sono stati riscontrati segni di violenza sessuale.

La procura indaga al momento per omicidio volontario, una scelta, a quanto si apprende, dettata dalla necessità di eseguire accertamenti che altrimenti non sarebbe possibile svolgere. Sono attesi per la settimana prossima gli esami tossicologici che contribuiranno a dare un quadro più preciso. A vederla per prima è stata una vicina che ha chiamato il 118 e i carabinieri. La ragazza è stata trasportata al San Giovanni, dove è morta poche ore dopo.

Secondo quanto emerso la 28enne, originaria di San Calogero in provincia di Vibo Valentia, dove sono stati celebrati i funerali, avrebbe riferito di essere stata vittima di una violenza sessuale ai sanitari che la trasportavano in ospedale, circostanza che non ha trovato riscontro nell’autopsia. La mattina presto aveva parlato al telefono con i familiari. E i genitori sono convinti che Simona sia stata vittima di un’aggressione.