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Trovata la tomba del criminale nazista Priebke: un numero nel cimitero di un carcere

Sarebbe sepolto nel cimitero di un carcere italiano, del quale è ancora ignoto il nome, l’ex capitano delle Ss Erich Priebke. A rivelarlo è’Repubblica’ che oggi pubblica un reportage a firma del direttore Ezio Mauro che descrive il luogo come ”un cimitero in disuso”, dove ”erano almeno vent’anni, qualcuno dice trenta, che non c’era una nuova sepoltura” anche se, precisa, ”resta consacrato e il cappellano viene a benedire nel giorno dei Morti”. Sulla croce, racconta il quotidiano, che mostra anche delle foto, non c’è il nome dell’ex nazista ma solo un numero. ”E’ la sede di una sepoltura dignitosa, come un Paese civile deve garantire anche al suo nemico più terribile, e la prova di un conflitto irriducibile e permanente, perché la memoria non rinuncia al giudizio su ciò che è accaduto”, scrive Mauro.

Cicchitto a Berlusconi: se non ci fosse Alfano bisognerebbe inventarlo . ”Caro presidente, nella difficile posizione in cui siamo per il bombardamento giudiziario contro di te, per le sue doti e la lealtà verso di te, per le sue potenzialità politiche, una figura come Alfano se già non ci fosse, dovresti inventarla”. Lo scrive Fabrizio Cicchitto in una lettera aperta a Silvio Berlusconi, pubblicata sul’Corriere della Sera’. “Sarebbe poi interesse di tutti, sia del Paese che del centrodestra, avere un governo solido fino al 2015, assegnare a te un ruolo di leadership carismatica e di elaborazione politica, portare a termine l’istituzionalizzazione del grande cambiamento da te introdotto nel sistema politico italiano, e nel contempo far crescere anche un leader nuovo nel centrodestra che, a quella scadenza, possa confrontarsi in condizioni di parità con il leader del centrosinistra. Ora, col tuo aiuto, dobbiamo fare insieme due cose: migliorare la legge di Stabilità, senza forzare strumentalmente, e costruire un partito con la tua leadership, la forte presenza di Angelino e una reale democrazia interna”. “Diciamoci la verità: diversamente da Fi —che non fu mai attraversata da vere divisioni politiche— il Pdl-Fi è invece segnata da divisioni politiche e personali profonde. Ora non serve proprio un Cn per uno scontro muscolare, ma un’aperta dialettica fra posizioni diverse. Sia al Senato che alla Camera un nucleo di parlamentari deciso a non dare spazio ‘al partito della crisi e dell’avventura’ vuol costruire, con il tuo concorso, un grande centrodestra maggioritario di stampo europeo che contesti una linea germanocentrica che con la sua miopia fornisce munizioni e argomenti al populismo antieuropeista. Diversamente da tante volte nel passato, oggi conclude Cicchitto- ti ho scritto una lettera aperta e non privata. L’ho fatto perché reputo la situazione gravissima”

 

 

 

 

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