Il mistero della morte di Simona, nuove indagini sulla vita della ragazza che aveva detto di essere stata violentata prima di morire
Nuovi spunti di indagine per chiarire il caso e comprendere le circostanze della morte di Simona Riso, deceduta il 30 ottobre scorso dopo il ricovero al San Giovanni. E’ ciò che potrebbe emergere da un approfondito esame della vita della giovane. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ha chiesto infatti a chi collabora alle indagini di valutare anche i problemi di natura psichica che angustiavano la ragazza, costretta in più occasioni a ricorrere all’aiuto dei specialisti di strutture della Capitale.
All’attenzione degli investigatori anche l’affermazione fatta da Simona Riso che, nel momento in cui fu messa sull’ambulanza per essere portata in ospedale, disse di essere stata violentata. Dichiarazione che non ha trovato riscontro negli accertamenti fatti al San Giovanni, perciò il magistrato chiede al medico legale di stabilire se nel passato della giovane ci possano essere stati traumi che l’hanno portata a avere problemi di natura psichiatrica. Quel che è certo è che la mattina del 30 ottobre non ha subito alcuna aggressione.
Una testimonianza in proposito è quella fatta da due religiosi che abitano nei pressi della casa della donna i quali, alle 6:30, riferiscono di aver udito un tonfo ma nessun grido; si sono affacciati dalla finestra però non hanno pensato che qualcuno potesse essere caduto dalla terrazza condominiale.
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