Caselli, nessun reato per la Cancellieri ma cresce la pressione per le sue dimissioni
La Procura di Torino ha comunicato che nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati per la vicenda che ha coinvolto il ministro Annamaria Cancellieri e la famiglia Ligresti.
Il fascicolo è un ‘modello K’, cioè senza ipotesi di reato né indagati, e verrà trasferito alla Procura di Roma, territorialmente competente. E’ quanto hanno deciso in un vertice il Procuratore Capo, Gian Carlo Caselli, e i pm Vittorio Nesti e Marco Gianoglio. Al vertice ha partecipato anche il Procuratore generale, Marcello Maddalena.
Secondo quanto scrive il ‘Financial Times’, che cita una fonte del governo, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, che “ha negato di aver agito in maniera impropria, potrebbe decidere didimettersi prima del voto di sfiducia in Parlamento” previsto per mercoledì.Sempre fonti di governo fanno sapere che “la fiducia alla Cancellieri resta. Se interverranno elementi di novità – aggiungono – si valuteranno con attenzione”.
Per Massimo D’Alema, ospite della trasmissione ‘Agorà’, Cancellieri ”non ha fatto nulla di scorretto, semmai è illegale la pubblicazione dei tabulati delle sue telefonate private tra lei e altre persone che non sono indagate. Tuttavia, è evidente che c’è un problema delicato che la procura di Torino ha il dovere di chiarire al più presto. Se essi riterranno atto dovuto mettere sotto accusa il ministro della Giustizia, si crea un problema di opportunità. Questa novità cambierebbe lo scenario e richiederebbe al ministro Cancellieri un atto di responsabilità”.
E Matteo Renzi, intervistato da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3, ribadisce la propria posizione sulla questione: “Anche secondo me il ministro della Giustizia si deve dimettere”. Per il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd “dovrebbe dimettersi prima che la mozione di sfiducia sia discussa”. Il ministro, sottolinea Renzi, “che è una persona molto seria e che ha sbagliato, prima della mozione di sfiducia dovrebbe far un passo indietro”.
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