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Genova paralizzata dallo sciopero degli autisti autobus contro le privatizzazioni. Grillo in piazza: “Sara’ una guerra all’ultimo sangue”

Quarto giorno senza autobus a Genova (FOTO). Nonostante le precettazioni del prefetto, i dipendenti dell’azienda locale di trasporto pubblico Amt anche oggi non effettuano alcun servizio in città. I lavoratori delle società partecipate dal Comune scendono così ancora una volta in piazza contro l’ipotesi di privatizzazione. E al corteo che sfila per le vie di Genova, con un girotondo intorno al palazzo della Regione (FOTO), si unisce anche Beppe Grillo.

Da Genova deve partire la lotta contro le privatizzazioni, propone il leader del Movimento 5 Stelle. “Dobbiamo alzare la testa, questa è una battaglia epocale – dice Grillo a proposito della vertenza Amt – che deve cominciare da qui ed essere seguita da tutte le città italiane. Si stanno vendendo tutto – aggiunge Grillo paralando con i giornalisti durante il corteo - sarà una lotta all’ultimo sangue, ci giochiamo tutto a partire da Genova”. Grillo dichiara di volere “l’acqua pubblica, la scuola pubblica, il trasporto pubblico”.

Quanto alla situazione particolare di Genova, secondo il leader dei 5 Stelle, “il piano industriale di Amt devono deciderlo i lavoratori con un’azionariato diffuso. Ormai i sindacati non hanno più ragione di essere”. sindacati, Comune e Regione Liguria si incontreranno nei locali della Prefettura di Genova, alle 17;30, per discutere della vertenza Amt. L’incontro fa seguito a quello iniziato alle 13;30 in Regione Liguria tra il presidente della giunta regionale Claudio Burlando e i sindacati. All’annuncio del nuovo vertice si sono avuti dissensi tra i dimostranti presenti in piazza De Ferrari perchè alcuni proponevano di sospendere la manifestazione fino all’esito dell’incontro ed altri intendevano continuare. Intanto, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per interruzione di pubblico servizio in città. Negli uffici della Procura è arrivata una relazione della Digos sugli avvenimenti di questi giorni. L’Autorità di garanzia per gli scioperi, da parte sua, ha scritto alla Amt per richiedere informazioni urgenti sulle astensioni improvvise dal servizio, a partire dalla giornata del 19 novembre. In particolare, viene richiesto di precisare l’eventuale ruolo e responsabilità nell’organizzazione della protesta da parte delle sigle sindacali presenti in azienda. L’Autorità di garanzia per gli scioperi, nella seduta di lunedì 25 novembre, discuterà di quanto sta accadendo a Genova, anche al fine di valutare l’adozione dei provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge.

La vertenza tra i dipendenti dell’azienda e il suo azionista, il Comune, era iniziata sulla delibera che dovrebbe indicare le linee strategiche per la gestione delle società partecipate dall’ente che, secondo i suoi contestatori, lasciava le porte aperte a un ingresso di soci privati nella società.

Giovedì il documento è stato votato dal consiglio comunale, riunito a porte chiuse per evitare interruzioni dei lavori da parte del pubblico, in una versione riveduta per evitare l’ostilità di chi è contrario al coinvolgimento dei privati ma i contrasti si sono spostati sull’aspetto economico.

Dopo ore di discussione tra il sindaco Marco Doria e i rappresentanti sindacali, la trattativa si è interrotta quando i sindacalisti hanno risposto con un netto rifiuto alle richieste di Doria di sacrifici economici da parte dei lavoratori per fare quadrare i conti del 2014. Dal nulla di fatto alla decisione degli autisti di protestare a oltranza, il passo è breve.