Alfano, prove da leader: “Il governo dipende da noi. Il rimpasto dopo il congresso Pd”
“Noi abbiamo il numero di parlamentari sufficiente per tenere in vita questo governo e anche viceversa”. Con questa battuta Angelino Alfano rivendica la forza e il peso politico del suo nuovo partito, Ncd, in vista delle prossime sfide politiche elettorali. Il vicepremier parla a Palazzo Madama durante una conferenza stampa e cita gli ultimi sondaggi secondo i quali “il Nuovo centrodestra ha i voti per poter vincere in futuro”. E alle prossime europee il nuovo centrodestra di Alfano correrà da solo, annuncia lo stesso leader di Ncd: “Alle europee noi andremo con la nostra sigla e il nostro simbolo che verrà presentato il 7 dicembre. Ci presenteremo con il nuovo partito”. Per quanto riguarda l’esecutivo, “questo governo è presieduto da un esponente del Pd. E il Partito democratico a breve celebrerà il suo congresso. Ora vediamo innanzitutto chi sarà eletto prossimo segretario e se, come primo gesto vorrà far cadere un esecutivo presieduto da un esponente del Pd…” dice Alfano, commentando le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi che auspica una nuova alleanza di governo attraverso un rimpasto dopo lo strappo di Forza Italia e la decadenza del Cavaliere. “L’8 dicembre si celebrerà il congresso e fino ad allora – assicura Alfano – non interferiamo. Attendiamo l’esito di questa vicenda congressuale”.
“Subito dopo la legge di stabilità approvata in via definitiva e la conclusione del congresso del Pd, vogliamofare un contratto di programma, lo vogliamo chiamare Italia 2014″ annuncia Alfano. E ancora, per quanto riguarda i componenti di FI nell’esecutivo, “ho avuto poco fa una riunione a Palazzo Chigi su questa vicenda – dice Alfano – allo stato non si è dimesso nessuno dei cinque esponenti di Forza Italia che sono al governo” e “mi risulta che nessuno dei viceministri e sottosegretari, ma anche nessuno dei presidenti di commissione di Fi, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico” dopo l’uscita del partito azzurro dalla maggioranza.
Forza Italia chiede anche di aprire una crisi formale, in conseguenza della scelta di Berlusconi di lasciare l’esecutivo, ma “questa è una valutazione che spetta al capo dello Stato dopo aver parlato con il presidente del Consiglio – dice Alfano, rispondendo a una domanda – comunque va segnalato che il voto sulla legge di stabilità si è tradotto in un voto di fiducia a questo governo. Dopo aver valutato tutti questi tre fattori, spetterà sempre al presidente della Repubblica prendere una decisione”.
“Il futuro del centrodestra siamo noi e con noi si può vincere” sottolinea Alfano, precisando di avere “le idee molto chiare sul 2014 e sui futuri scenari politici” e ribadendo che “Ndc è ben piantato nel centrodestra. In quell’area con tutti i moderati italiani si può trovare un tetto comune”.
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