Letta non esclude di dimettersi: “Valuteremo col Colle”. La fiducia in Parlamento subito dopo le primarie del Pd
”La nuova fiducia che il governo chiederà al Parlamento dopo l’uscita di Forza Italia rafforzerà il governo e ci consentirà di passare da un 2013 in cui siamo riusciti a ottenere risultati importanti giocando in difesa, sotto assedio, a un 2014 in cui siamo in condizioni di giocare in attacco”. Così da Vilnius il presidente del Consiglio, Enrico Letta, che invita a parlare di fiducia e non di verifica per il prossimo passaggio parlamentare dell’esecutivo. ”Verifica, che brutta parola. Chiamiamola fiducia” dice Letta. Il premier chiederà di andare in Parlamento dopo le primarie Pd: ”’Credo sia la cosa più naturale, sarebbe inusuale fare una corsa per avere la fiducia prima dell’8 dicembre”.
“Lunedì pomeriggio andrò al Quirinale dopo il vertice con il governo israeliano – fa sapere il premier rispondendo alla domanda se si presenterà dimissionario – e con il capo dello Stato verificherò i diversi passaggi di questa vicenda. La sostanza è che chiederemo al Parlamento un nuova fiducia e certificheremo i numeri che già al Senato si sono evidenziati con i 171 voti alla legge di stabilità”. Letta spiega che “la nuova fiducia passerà attraverso la messa a punto di un’agenda per il 2014 che dovrà essere precisata. E’ evidente il cambio dei confini della maggioranza, l’uscita di Berlusconi fa sì che con gli altri partner dovremo discutere e capire quali sono i punti su cui spingere di più per l’agenda all’attacco del 2014″. Inoltre, con la fiducia che otterrà nel nuovo passaggio parlamentare il governo potrà “spingere ulteriormente” sulle riforme per “ottenere risultati dalle riforme impostate e impostarne di nuove con maggior forza ed efficacia”. ”L’uscita di Forza Italia – osserva – ha bisogno di un chiarimento rispetto a come si collocherà Forza Italia, che tipo di opposizione vuole svolgere rispetto ad alcune riforme costituzionali. Il gesto di andare in Parlamento è per rendere questa discussione più ordinata ma anche per dare il segno del fatto che esiste un’azione di governo, ma il discorso delle riforme istituzionali ho sempre voluto e voglio che sia portato avanti con la più larga condivisione possibile”.
Il presidente del Consiglio parla anche delle dimissioni dei sottosegretari di Forza Italia. ”Vedo che stanno arrivando con il contagocce, non c’è una valanga – dice – Ora torno in ufficio e controllo la casella di posta e le lettere di dimissioni arrivate, in seguito decideremo le sostituzioni necessarie”. Poi, a una domanda sul rimpasto di governo, risponde: “La squadra del Consiglio dei ministri funzionae voglio continuare con questa squadra”. Sul fronte estero, dal vertice del partenariato orientale di Vilnius è arrivata una “cattiva notizia: lo stop all’accordo di libero scambio con l’Ucraina” spiega Letta al termine del vertice. “Ho detto con grande forza che per quanto ci riguarda la porta tra l’Europa e l’Ucraina è aperta – sottolinea – Noi siamo perché le relazioni si rafforzino, sarebbe un errore storico il congelamento delle relazioni. Lavoriamo perché l’accordo si possa siglare l’anno prossimo e mettiamo la presidenza italiana dell’Ue al servizio per accelerare in quella direzione”.
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