“Forconi”: Montecitorio blindato, oltre 500 dimostranti. Milano, scontri coi tifosi Ajax
Terzo giorno di manifestazioni dei Forconi. A Milano, in piazzale Loreto,tafferugli tra i dimostranti e un gruppo di tifosi dell’Ajax. Alcuni supporter olandesi, stufi di stare in coda a bordo del loro pullman, sono scesi in piazzale Loreto e si sono scontrati con i manifestanti prima di risalire a bordo. Secondo le prime ricostruzioni, i tifosi olandesi erano a bordo di un pullman diretto in centro quando sono rimasti bloccati nel traffico dovuto ai presidi dei dimostranti. Alcuni di essi sarebbero quindi scesi per protestare, ma non riuscendo a convincere i dimostranti a lasciar passare il bus, avrebbero cominciato a insultare e spintonare i presenti. La situazione è stata immediatamente sedata dagli agenti delle forze dell’ordine, tornando presto alla normalità. A Torino anche oggi cortei di studenti hanno attraversato il centro città - scandendo lo slogan ‘Il futuro dell’Italia siamo noi’ – per concentrarsi in piazza Castello. Forti i disagi alla circolazione con linee di mezzi pubblici deviate o interrotte. Due ultras che stavano partecipando al corteo, istigando gli studenti a bloccare la tangenziale e ad alzare il livello della protesta, sono stati bloccati dalla Digos, fermati e condotti in questura.
In via Madama Cristina alcuni manifestanti hanno posizionato in mezzo alla strada dei cassonetti bloccando auto e bus in transito. Problemi anche nella zona di piazza Statuto, corso Francia e corso Inghilterra. Diversi gli interventi della polizia per rimuovere blocchi davanti a supermercati e mercati per impedirne l’apertura. Sono 32 le persone denunciate dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino nel corso delle operazioni di ripristino della viabilità e sgombero dei blocchi stradali avvenuti martedì in diversi punti di Torino.
Continuano i presidi nei pressi di alcuni caselli autostradali in Veneto da parte del movimento ’9 dicembre’. Il traffico automobilistico, nonostante qualche rallentamento, risulta regolare. Il punto più critico rimane il casello di Soave nel veronese sulla A4, che è ancora chiuso in uscita, mentre è stata chiusa anche la tangenziale di Vicenza in direzione di Verona, a causa del presidio situato nei pressi del casello di Vicenza Ovest. Traffico rallentato anche nella zona industriale di Padova, a Cittadella e nel viale della Libertà fra Mestre e Venezia davanti alla Fincantieri.
Terzo giorno di manifestazioni anche a Genova, dove circa 200 dimostranti, in gran parte studenti, sono radunati in piazza De Ferrari dove ascoltano gli oratori che intervengono davanti al teatro Carlo Felice. E’ atteso per il primo pomeriggio uno dei leader della manifestazione, Danilo Calvani. Intanto a Imperia il vicesindaco Giuseppe Zagarella ha ricevuto una delegazione di tre manifestanti. Un centinaio di persone attende di fronte al palazzo del Comune, senza ostacolare il traffico.
Manifestanti anche dinanzi a Montecitorio. Sono oltre 500 le persone dinanzi al palazzo del potere ‘difeso’ dalle forze dell’ordine. Ci sono studenti, cassintegrati, uomini e donne in pensione, giovani in attesa di una sistemazione. Slogan e Tricolori, manifesti esibiti: ‘Lo Stato ci vuole morti’, ‘Quello che vedete è quello che è rimasto dell’Italia’, ‘Il diritto alla speranza ce lo può togliere solo Dio’.
Sono quattro i treni a lunga percorrenza e tre quelli regionali del Gruppo Ferrovie dello Stato della linea Foggia-Bari che hanno registrato ritardi tra 30 e 130 minuti per le proteste messe in atto. I manifestanti, infatti, come rende noto la società, hanno occupato i binari della Stazione ferroviaria di Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani dalle 10.15 alle 12.30. La protesta ha causato la sospensione della circolazione ferroviaria sulla linea Foggia-Bari. Durante l’interruzione i treni coinvolti sono rimasti fermi nelle stazioni di Trani, Giovinazzo, Barletta, Bari, Molfetta e Foggia.
Diverse persone stanno partecipando a una protesta davanti alla sede della Serit di Catania, anticipando di un giorno la manifestazione annunciata dai Forconi. In particolare tre uomini, due commercianti e un artigiano, tutti della provincia etnea, si sono incatenati davanti agli ingressi, che sono stati chiusi al pubblico. I tre, che hanno precisato di non avere niente a che fare con il movimento dei Forconi, a suon di cori, rivendicano di “non farcela più a pagare le tasse” e che non riescono piu’ “ad arrivare a fine mese”. La zona e’ presidiata dalle forze dell’ordine.
Social