Il tribunale dell’Aquila autorizza il metodo Stamina per la piccola Noemi. Il papa’: “Una gioia immensa e una grande speranza”
Il Tribunale dell’Aquila “ha dato l’ok al metodo Stamina per la piccola Noemi, che dunque potrà sottoporsi alla terapia agli spedali civili di Brescia. E’ una notizia che aspettavamo da tempo e ci dà una gioia immensa e una grande speranza”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Andrea Sciarretta, il papà della bimba malata di atrofia muscolare spinale. “Aspettiamo ora che la promessa diventi concreta con l’avvio delle cure”, ha aggiunto.
Per Noemi ”l’infusione potrebbe arrivare anche domani - aggiunge Sciarretta – infatti i giudici hanno ordinato l’immediata somministrazione a Brescia delle cellule staminali da donatore, che sono già presenti nella struttura sanitaria. Questo per noi è davvero importante, perché la Sma non si ferma, e non c’è tempo da perdere”.
La bimba di 18 mesi, ricevuta nelle scorse settimane insieme alla sua famiglia in udienza privata da Papa Francesco e diventata uno dei ‘casi simbolo’ della battaglia delle famiglie e dei malati pro-Stamina, ora “è più tranquilla rispetto a giorni fa, quando è stata ricoverata in ospedale. Ma ha dei momenti che ci fanno preoccupare. Per questo, nonostante il pronunciamento del tribunale – assicura il padre – andremo avanti per le vie legali con il nostro avvocato”, finché Noemi non riuscirà “ad avere le cure”.
Ora dunque per la famiglia è il momento dell’attesa della chiamata a Brescia. Un’attesa che potrebbe essere brevissima. “Nel frattempo avevamo avuto un’apertura dalla Regione Abruzzo, che si era detta disposta a valutare la possibilità di eseguire le infusioni di cellule staminali con il metodo Stamina, come cure compassionevoli, in una struttura sanitaria abruzzese. Ora speriamo che” il presidente Giovanni “Chiodi si ‘schiodi’”.
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