Grillo e Casaleggio bocciati dal popolo 5 Stelle: il referendum sulla rete dice no al reato di clandestinita’
Il popolo grillino dice sì all’abolizione del reato di immigrazione clandestina. E’ questo il risultato del referendum on line lanciato in mattinata da Beppe Grillo sul blog. Un tema che nell’autunno scorso rischiò di spaccare il Movimento, con Grillo e Casaleggio che sconfessarono -via blog- l’emendamento di due senatori stellati, Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi. Pochi però i votanti: quasi 25mila su oltre 80 mila aventi diritto.
Dalle 10 alle 17 di oggi gli iscritti certificati che si sono pronunciati inmodo “vincolante” sul voto che il gruppo parlamentare del Senato dovrà esprimere domani sul “reato di clandestinità” hanno cliccato il loro verdetto: 15.839 hanno votato per l’abrogazione del reato, 9.093 per il mantenimento. ”I votanti -si legge sul blog- sono stati 24.932. Gli aventi diritto erano gli iscritti certificati al 30 giugno 2013, pari a 80.383. Con l’abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull’ingresso e il soggiorno nello Stato”. Critiche erano arrivate da alcuni parlamentari stellati per la modalità con cui si è stata lanciata la consultazione. Sotto accusa il preavviso sul referendum a votazione già aperta, i tempi stretti per il voto ma soprattutto le critiche si concentrano sulla gestione della democrazia diretta.
Dopo il post di Grillo, infatti, a stretto giro arriva un post su Fb del senatore M5S Francesco Campanella, una tra le voci più critiche del Movimento, che parla del blog come “arma” e invita a togliere “la pistola a Casaleggio”. ”Non è così che va gestita la democrazia diretta - scrive Campanella – La vita delle persone non è un videogioco né una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un’arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale. Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!”. Campanella lamenta di aver rcevuto la mail sul referendum a consultazione già iniziata. ”Il blog indìce una consultazione il cui esito è ‘vincolante’. Come la indìce? La indìce ‘ora per poco fa’ – rimprovera il senatore – e senza preavviso (la consultazione inizia alle 10 ma il messaggio arriva ‘a sorpresa’ quando la consultazione è già partita)”.
Con Campanella si schiera anche un altro senatore, Lorenzo Battista. “Penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace)”, scrive su FB sottolineando che ”non si può avere una finestra temporale così ristretta e tanto meno un preavviso a apertura votazione in corso!”. E se il senatore Luis Alberto Orellana si unisce alla protesta ritwittando il post di Campanella, per il senatoreFabrizio Bocchino ”questi temi non possono essere liquidati con votazioni frettolose”. ”Mi spiace maquesta non è democrazia diretta, secondo me – dice Bocchino – La democrazia diretta non è decidere su un tema come il reato di clandestinità con un frettoloso ‘click dal telefonino’”. Su Fb il senatore M5S riporta dunque l’informativa preparata dai colleghi Cioffi e Buccarella, “pensata proprio per accompagnare la votazione e comunicata allo staff con largo anticipo, ma che purtroppo non è stata presentata ai votanti, altro grave errore”.
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