Regalare lingerie a San Valentino non è più di moda
Secondo il ‘Journal of Consumer Culture’ Scegliere biancheria intima ‘sexy’ non è l’unico modo per sentirsi più femminili a San Valentino.
La ricercatrice Christiana Tsaousi, esperta di marketing e consumi all’università di Leicester, afferma che la biancheria sexy spesso regalata a San Valentino non è una garanzia per far sentire la propria partner più femminile. In base ai suoi studi, un ruolo importante spetta al comfort, alla professione svolta e soprattutto all’influenza materna.
“Sono le mamme, infatti, che comprano il primo reggiseno a una ragazza, e questo è il primo passo verso la femminilità, quello che fa avvicinare le ragazzine all’idea che stanno diventando donne“, dice la studiosa. Secondo lei, dunque, molti e diversi tipi di biancheria intima possono far sentire una donna femminile: le scelte sono individuali ed enormemente influenzate dal gusto, dal background sociale, dallo status professionale e dall’influenza materna. “Reality show e media presentano la femminilità in un modo unico“, ma le ricerche sul consumo di biancheria intima ci dicono “che le donne pensano molto attentamente a scegliere l’intimo giusto per la situazione giusta, e che il comfort è spesso importante quanto sensualità“.
Insomma, quando il partner vuole regalare un completo intimo, piuttosto che sfogliare riviste patinate farebbe bene indagare sui gusti di mogli o fidanzate. Senza limitarsi a optare per un modello ‘genericamente’ sexy. Dopo aver intervistato docenti universitarie, giovani mamme, avvocati e giocatrici di rugby, l’esperta ha notato, infatti, che in alcuni casi a fare la differenza è la professione: le atlete amano in genere biancheria ‘leziosa’ e carina, mentre le accademiche optano per un intimo che rispecchi i propri i abiti ‘professionali’, dunque più lineare e rigoroso. “Le scelte delle donne in fatto di biancheria intima sono determinate da fattori quali il modo di pensare, di educare, il gusto e lo status. Un po’ come accade per il resto degli abiti“, conclude Tsaousi. Convinta che un ruolo importante spetti all”eredità materna’.
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