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La Ue boccia il profumo di Marilyn Monroe: contiene sostanze allergizzanti. Quelle gocce “Chanel 5″che fecero sognare

Cosa indosso a letto? Solo qualche goccia di Chanel n. 5″. Così Marilyn Monroe rispondeva a un giornalista che la intervistava nel 1952, professando la sua passione per il celeberrimo profumo lanciato da Coco Chanel nel 1921, che rischia di finire nel mirino della Commissione Ue. E’ in gioco la sua amatissima formulazione. Bruxelles ha infatti dichiarato guerra ad alcuni componenti, sintetici o naturali, contenuti in profumi e cosmetici. Il rapporto del comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori, del luglio 2012, aveva individuato tre sostanze responsabili di allergie e irritazioni della pelle, una sintetica (Hicc) e due naturali, contenute nei muschi (atranolo e cloratranolo), che secondo la Commissione Ue andrebbero bandite. E Chanel n. 5, nella formulazione messa a punto dal chimico Ernest Beaux, che miscelò essenze naturali (in particolare di gelsomino e di rosa) e sintetiche, utilizza appunto i muschi.

All’epoca la trentottenne Chanel commissionò un profumo innovativo. “Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto -disse la stilista a Beaux- ma un profumo elaborato”. E il risultato fu un prodotto dalla piramide olfattiva complessa, con note di testa composte da aldeidi, bergamotto, limone, neroli, note di cuore di gelsomino, rosa, mughetto, iris, e fondo di vetiver, sandalo, vaniglia e ambra. A differenza degli altri profumi suoi contemporanei, aveva un odore gradevole e artificiale, non riconducibile ad alcuna essenza specifica.
Adesso sul profumo preferito di Marilyn Monroe, ma anche di altre milioni di donne che lo hanno collocato sul podio del più venduto di sempre con 80 milioni di bottiglie, pende la spada di Damocle di Bruxelles.