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Italicum, approvata soglia di sbarramento e premio di maggioranza. Bocciate le preferenze

Italicum, approvata soglia di sbarramento e premio di maggioranza. Bocciate le preferenze

Via libera della Camera all’emendamento-chiave della legge elettorale, che determina la soglia del 37% per accedere al premio di maggioranza del 15%; la soglia del 4,5% per i partiti che si presenteranno alle elezioni politiche all’interno di una coalizione; la soglia dell’8% per i partiti che decidono di non coalizzarsi e la soglia del 12% per le coalizioni.
La norma (approvata con 315 sì e 237 no, quindi con uno scarto di 78 voti), introduce inoltre il sistema del doppio turno di ballottaggio per le due coalizioni – o in alternativa i due partiti – più votate che tuttavia non riescono a raggiungere o superare la soglia del 37%.

LEGGE ELETTORALE E PARITA’ DI GENERE

Se vogliamo discutere di parità di genere, il Pd è avanti non indietro“. Così il premier Matteo Renzi parlando all’assemblea dei deputati del Pd all’indomani della bocciatura degli emendamenti sulle quote rosa.
Da sindaco, da premier, da presidente di Provincia ho sempre praticato la parità di genere“, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Questa è una legge, ha spiegato ancora Renzi, “che nasce con partner difficili e riottosi, una legge che ha tenuto insieme la maggioranza“. E ha sottolineato: “Sarebbe positivo che si accelerasse la riforma del regolamento della Camera e si limitasse il ricorso al voto segreto” ma “la legge oggi c’è ed è merito del Pd“.
Se ci saranno le condizioni per discutere al Senato di parità di genere riapriremo la discussione, ma vi chiedo di chiudere oggi la votazione sulla legge elettorale come da accordi che abbiamo fatto e da decisione della Direzione“, ha detto ancora il premier.
Per la prima volta domani sarà messa nelle tasche degli italiani una significativa quantità di denaro“, ha detto ancora Renzi riferendosi al Cdm di domani nel suo discorso all’assemblea dei deputati del Pd. Il premier ha fatto riferimento al “disegno di legge delega sul lavoro” per poi spiegare ancora: “ad aprile saremo pronti con la riforma della P.a, a maggio dobbiamo attuare la delega sulla riforma fiscale, a giugno il pacchetto di riforme sulla giustizia”. Inoltre Renzi ha parlato di “quindici giorni per formalizzare l’atto parlamentare sul Senato e sul Titolo V” sul quale nei prossimi giorni va fatta una Direzione.

BLOCCATE LE PREFERENZE

Non tornano invece le preferenze. È stato bocciato, sempre con il voto segreto, l’emendamento a prima firma Ignazio La Russa che puntava alla loro reintroduzione. A favore del ripristino della possibilità di scelta per gli elettori si erano schierati anche il deputato del Pd Francesco Boccia e gli esponenti del Movimento 5 Stelle, questi ultimi con un cambio di orientamento rispetto alla seduta di venerdì notte quando erano stati respinti i primi emendamenti sul tema. Ma l’apporto dei pentastellati non è stato sufficiente: i voti favorevoli sono stati infatti solo 264 contro i 299 contrari. L’Italicum non contepla le preferenze, bensì liste bloccate ma con un numero ridotto di candidati rispetto a quanto avveniva con la precedente legge, il «Porcellum». L’opzione delle candidature fisse è stata voluta con forza da Silvo Berlusconi e il Pd, nelle cui fila esiste una grande componente favorevole alle preferenze, l’ha infine accettata come compromesso inevitabile nell’ambito dell’accordo con Forza Italia sull’intero pacchetto delle riforme.